La biblioteca di Testimoniando # 8: “Venti mondiali”



Questa volta non parlo di testimoni di fede, bensì di valori che in essa trovano il proprio completamento. L’occasione sono i mondiali di calcio, anche se il testo che ora recensisco risale all’edizione precedente a quella che si è aperta oggi.

In sintesi

Venti mondiali è una carrellata di racconti che descrivono alcuni aspetti del calcio come sport, ma anche come modo per imparare i segreti per un’esistenza completa e matura. Lo spirito di sacrificio, le sorprese e l’imprevedibilità del gioco, il desiderio di riscatto fanno parte della vita come di una partita di pallone, da quelle del campetto dietro casa fino ai grandi stadi internazionali.
Sono questi il teatro degli episodi qui descritti, i cui protagonisti sono eroici portieri, ma anche panchinari che aspettano la propria occasione e intere squadre entrate nella leggenda. Su tutti, nella sua rotondità, spicca il pallone, preso a calci non per odio, ma per raggiungere una meta.
Data la mia giovane età, i miei primi ricordi in materia risalgono al 1990, ma la prima edizione che ho vissuto con una consapevolezza più certa è stata quella dopo. Ho quindi apprezzato molto gli episodi del passato più remoto e ripercorso i miei piccoli dispiaceri, ripagati dalla vittoria del 2006 (ammetto che ero così convinta che l’Italia non arrivasse in finale da aver deciso di dare il mio ultimo esame della laurea triennale il 10 luglio!), nel capitolo sulla “cinica lotteria dei rigori”, per riprendere un’espressione ormai celebre.
Penso che, per raccontare le disavventure rigoristiche degli Azzurri, l’autore abbia avuto a disposizione una fonte di prima mano: suo fratello Demetrio, il più giovane della nazionale a USA ’94 e attualmente vicepresidente della FIGC. Tra l’altro, recentemente su Avvenire è stato pubblicato un articolo che descrive come i due, l’uno calciatore e l’altro prete novello al primo incarico, avessero vissuto i mondiali di calcio americani (si capisce che mentre compilavo questo post avevo in mente certi brani di Elio e le Storie Tese?).

L’autore

Don Alessio Albertini è nato nel 1967. Ordinato sacerdote diocesano, dal 2008 è coordinatore della Commissione diocesana per lo Sport dell’Arcidiocesi di Milano. Ha mantenuto questo incarico anche quando, nel 2012, è stato nominato consulente ecclesiastico nazionale del Centro Sportivo Italiano (CSI), l’organismo che si occupa dello sport di base a cominciare da quello praticato negli oratori.
È particolarmente apprezzato come autore di testi che, come questo, descrivono episodi agonistici intrisi di Vangelo vissuto, anche se a volte inconsapevolmente, dagli stessi protagonisti. Attualmente si divide tra Pero e Roma, dove il CSI ha i suoi uffici centrali.

Consigliato a…

Certamente, quelli che potrebbero essere i principali destinatari di quest’opera sono i numerosi allenatori, dirigenti e membri di società calcistiche dilettantistiche o no. Tra di essi, sicuramente hanno un posto di spicco quelli che, nelle proprie parrocchie, stanno in mezzo ai ragazzi per insegnare loro a diventare davvero uomini e donne riusciti.
Mi sento di suggerirne la lettura, tuttavia, anche agli sportivi da poltrona come me, che però desiderano allargare le proprie conoscenze almeno a livello aneddotico, magari per aver qualcosa da raccontare tra un’azione di gioco e l’altra, se seguono qualche partita con amici.
Dato che, come dicevo in apertura, il libro è uscito in occasione del mondiale 2010, può sembrare datato, ma solo nei punti in cui si fa esplicito riferimento a quell’anno. Dopotutto, se ho fatto bene i miei conti, stavolta i mondiali sono davvero venti!

Alessio Albertini, Venti mondiali. Emozioni per imparare a crescere in umanità attraverso lo sport, Centro Ambrosiano 2010, pp. 152, € 8,00.

Commenti

Post più popolari