Tre domande a… papa Francesco: un'intervista immaginaria per il suo compleanno (Corona d’Avvento dei Testimoni 2016 #3)

Non sono proprio 80 candeline, temo (fonte)
La terza candela virtuale della Corona d’Avvento dei Testimoni di quest’anno è più una candelina di compleanno, in occasione degli ottant’anni di papa Francesco. Dato che gli ho dedicato un post specifico per il primo anniversario di pontificato, mi sono chiesta cosa fare per festeggiare questa ricorrenza altrettanto importante.
Tenuto conto che mancano circa cento giorni alla sua visita pastorale nella mia città, ho pensato di provare a mettere giù le domande che mi piacerebbe rivolgergli, semmai mi venisse concesso d’intervistarlo. Le risposte, invece, sono completamente immaginarie: lo dico nel caso qualcuno le prendesse per vere. Ho cercato, tuttavia, di scriverle avvicinandomi il più possibile al suo modo di esprimersi e a sue reali affermazioni.

1) Padre Santo, qual è il testimone che più ha segnato il suo cammino di fede? Può indicarmi un Santo canonizzato o una semplice persona o entrambi.
Nella mia vita ho conosciuto davvero tante persone, tante brave persone che mi sono state d’esempio, a cominciare dalla mia famiglia. Gli insegnamenti di mia nonna mi sono rimasti sempre nel cuore e mi hanno insegnato a valutare correttamente i fatti della vita. 
Tra i Santi canonizzati, penso invece che abbia un posto importante sant’Ignazio di Loyola, il fondatore della Compagnia di Gesù. Il suo metodo di vita e i suoi criteri di discernimento sono ancora validi a distanza di secoli, non solo per noi Gesuiti, ma per tutta la Chiesa.

2) Nel suo Messaggio per la Giornata delle Comunicazioni sociali del 2014 ha dichiarato: «Internet può offrire maggiori possibilità di incontro e di solidarietà tra tutti, e questa è una cosa buona, è un dono di Dio». Secondo lei, un blog come il mio può essere un modo per lasciare la mia impronta di giovane credente e per incontrare chi volesse conoscere meglio i Testimoni o, come spesso mi sento rimproverare, dovrei impegnarmi in maniera diversa?
Guarda, io con il computer sono un “tronco”! Però sono certo che oggi anche questi strumenti possano, anzi, debbano servire per diffondere il Vangelo; basta saperli usare.
Quanto al tuo sito, mi hanno fatto leggere alcuni tuoi articoli e ti dico: vai avanti, vai avanti con coraggio! Se senti che sia questa la tua missione, vai avanti e non curarti delle critiche, proprio come cerco di fare io. Basta solo che, quando sei dietro la tastiera, non dimentichi mai le persone che potresti raggiungere con quello che scrivi.

3) Per finire, le chiedo di chiarire un dubbio che mi accompagna dai primi tempi del suo pontificato. Lei parla sempre di Chiesa in uscita, ma se tutti escono, poi, chi resta?
Non me l’ha mai chiesto nessuno: complimenti per la parresia! [risata immaginaria, ndr] Quando io uso quest’espressione, non intendo mica dire che bisogni abbandonare le chiese o i luoghi di preghiera. Voglio dire che serve un cambiamento di mentalità, uno stile più vicino a quello del Vangelo: Gesù si muoveva, andava incontro a tutti, e così dovremmo fare anche noi. Uscire anzitutto da se stessi, dalle proprie chiusure e comodità, per andare incontro a chi non la pensa come noi e contagiarlo con un atteggiamento accogliente a tutti i livelli.

* * *

Non sono sicurissima che potrebbe rispondere davvero così, ma ci ho provato.
Il mio augurio, quindi, è che possa indicare ancora che solo in Gesù c’è la risposta alle domande autentiche sempre presenti nel cuore dell’uomo e che nella Chiesa, affidata alla sua guida, si manifestano l’amore e la vicinanza del Padre, che nel prossimo Natale ricorderemo ancora di più.

Buon compleanno!

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