Tre domande a... #1 - Suor Anna Nobili: una preghiera in punta di piedi
Inauguro una nuova rubrica, dedicata alle interviste e alle testimonianze dirette di persone che mi capiterà d’incontrare o con cui entrerò in contatto. Per differenziarmi, ho deciso di scegliere tre domande di numero, non una di più né una di meno.
La prima testimone che presento è suor Anna Nobili, che ha suscitato in egual misura ammirazione e contrasti per il suo modo, decisamente insolito, di trasmettere la fede. Ammetto che io per prima avevo storto un po’ il naso, nel sentir parlare di una “suora cubista”, ma ho capito meglio le sue motivazioni leggendo un articolo su Credere, da cui è tratta la foto che vedete in apertura.
Un paio di mesi fa, in occasione della presentazione dell’Oratorio Estivo agli animatori della mia Diocesi, mi sono imbattuta in lei, assistendo dapprima a un’intervista, poi a una danza che ha avuto come collaboratore nientemeno che il mio Arcivescovo (non fraintendete: ha tenuto in mano un Crocifisso che era parte della coreografia, come si vede nella galleria fotografica).
Terminata la festa in piazza, ero combattuta se chiedere di parlare con lei, con Simona Atzori o coi “The Sun”, ma alla fine ho pensato che fosse proprio con la sua storia che dovevo aprire questa sezione del blog. Così, dopo aver atteso che finisse di parlare con alcune giovani ammiratrici, mi sono fatta avanti. Accogliendomi con un sorriso, suor Anna si è resa disponibile a rispondermi.
Per te la fede è...
Abbandonarmi nelle mani di Dio e lasciarmi portare dove Lui vuole, perché Lui vuole la mia felicità.
La tua felicità si è concretizzata, ho letto, nel tuo ingresso fra le Suore Operaie della Santa Casa di Nazareth. Posso sapere perché hai scelto proprio loro?
Be’, non ho scelto io, ma Gesù ha scelto per me questa famiglia meravigliosa. Loro sono donne speciali, che hanno avuto fiducia in me come donna e come sorella. Questa fiducia, che sento immeritata, mi ha permesso di restare fedele in questa famiglia che amo.
...E che ti ha concesso di vivere il tuo lavoro di ballerina con uno stile rinnovato, secondo il suo carisma specifico. Qual è, secondo te, il segreto che ti mantiene in equilibrio tra quell’attività e la tua consacrazione?
La preghiera! Quando non prego, non sto in piedi, faccio fatica a relazionarmi...
A questo punto, suor Anna è stata interrotta dalla giovane co-presentatrice della serata, che si ricordava di averla già sentita in un’altra circostanza. Mentre aspettavo, mi sono resa conto che credeva davvero in quello che diceva, senza affettazione. Terminato il breve dialogo, ha ripreso:
La preghiera è rimanere in comunione con Lui e, restando con Lui, resto in comunione con gli altri.
Non mi sento granché portata per la danza, e per la danza al servizio del Vangelo, ma penso che l’incontro con suor Anna mi abbia spinta a non sprecare quello che di buono Dio mi ha dato, anche se posso incontrare incomprensioni.
Per saperne di più
Suor Anna Nobili con Carolina Mercurio, Io ballo con Dio. La suora che prega danzando, Mondadori 2013, pp. 216, € 17,00.
Il libro in cui suor Anna racconta tutta la sua vicenda.
Su Internet
Sito della Holy Dance, Scuola di Danza Moderna Cristiana.
Ciao Emilia! Ho "incontrato" per la prima volta Suor Anna su Mtv (da Pif, a Il testimone). Rimasi positivamente colpito dal suo genuino entusiasmo e, soprattutto, dalla storia della sua conversione. Nonostante la mia "scorza da conservatore", non mi infastidisce particolarmente che una suora danzi (entro certi spazi e contesti), ma a quel tempo mi posi comunque delle domande su alcune opinioni personali della sorella (su suore diaconesse & Chiesa maschilista). Sarebbe interessante (ma non credo che cederò alla tentazione) leggere questo libro per approfondire... tu lo hai letto?
RispondiEliminaMi piace molto questa nuova sezione: bella idea :)
p.s. È la terza volta che scrivo questo commento... speriamo che Wordpress non si impalli di nuovo.
Grazie dei complimenti! Il commento si legge benissimo.
EliminaQuanto al libro, mi cogli impreparata: l'ho segnalato per completezza, ma non l'ho ancora letto. Dato che è appena passato il mio compleanno, posso farmelo regalare da qualche parente ritardatario! :-)