I miei auguri di Pasqua

Finalmente, per dirla col Preconio pasquale ambrosiano, ho “sciolto il mio volontario digiuno”, ossia non postare nulla su queste pagine per tutta la Quaresima. Non è stato facile, dato che avrei avuto parecchi argomenti da trattare, ma almeno questo sacrificio volevo farlo.

Per riaprire, ho deciso di riprendere (grazie al mio nuovo amico Luca, sono riuscita a postarlo per bene) un canto che spesso sentivo, nel tempo di Pasqua, nella mia parrocchia d’origine. L’autore è quel monsignor Luciano Migliavacca che, a novanta e passa anni, continua a servire la Chiesa tutta, non solo quella di Milano, con le sue composizioni.

Ai lettori che mi seguono da un anno liturgico esatto, a chi finisce qui googolando le parole di un canto o il nome di un testimone e agli amici conosciuti in vario modo rivolgo così i miei auguri di una vera e santa Pasqua del Signore!



Cristo è risorto

“Guardie, svegliate dal rombo celeste,
che il duro sasso scalzò;
guardie abbagliate da folgore ardente,
dite: dov’è il mio Signore?”
 
Cristo è risorto!
Cristo è risorto!
Vuoto è il sepolcro;
e invano cercate Lui,
vivo, tra i morti.
È vinta la morte;
trionfa la vita, Cristo Dio.

“Donne, che all’alba moveste al sepolcro,
che il santo corpo serrò,
meste recando gli aromi odorosi,
dite: dov’è il mio Signore?”

Cristo è risorto!
Cristo è risorto!
Vuoto è il sepolcro;
e invano cercate Lui,
vivo, tra i morti.
È vinta la morte;
trionfa la vita, Cristo Dio.

“Pietro e Giovanni, che ansanti correste,
quando Maria gridò;
né più trovaste che lini e sudario,
dite: dov’è il mio Signore?”

Cristo è risorto!
Cristo è risorto!
Vuoto è il sepolcro;
e invano cercate Lui,
vivo, tra i morti.
È vinta la morte;
trionfa la vita, Cristo Dio.

“Angeli, scesi a fulgente custodia,
là dove Cristo posò;
candidi nunzi d’augusto mistero,
dite: dov’è il mio Signore?”

Cristo è risorto!
Cristo è risorto!
Vuoto è il sepolcro;
e invano cercate Lui,
vivo, tra i morti.
È vinta la morte;
trionfa la vita, Cristo Dio. 

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