Tre domande a… Piccole Sorelle di Gesù a Betlemme, alla riscoperta del messaggio del Natale
Il mio Gesù Bambino realizzato a mano, in terracotta, dalle Piccole Sorelle. |
Chi
sono?
Le Piccole Sorelle di Gesù sono un
istituto religioso femminile. Fondate l’8 settembre 1939 da Magdeleine Hutin,
attratta dalla spiritualità vissuta da Charles de Foucauld, hanno ottenuto
l’approvazione diocesana nell’Arcidiocesi di Aix il 13 giugno 1947 e quella
pontificia il 25 marzo 1964. Raggruppate in fraternità, condividono vita e
lavoro con le popolazioni più povere. In Italia sono presenti a Roma (dove ha
sede anche la Fraternità generale), a Napoli, Milano, Ostia, Termoli e Torino.
La comunità di Betlemme è composta
dalle sorelle Eliana, Terexa, Huyon e Annamma; sono tutte di nazionalità
diverse.
Cosa
c’entrano con me?
Il mio primo contatto con queste suore
è avvenuto tramite le illustrazioni del primo testo usato per il catechismo di
terza elementare, firmate da una di loro che preferiva restare anonima. È
proseguito quando, due anni dopo, ho ricevuto come premio per un quiz
catechistico un altro libro con i medesimi disegni, stavolta da colorare.
Molti anni dopo, ho sentito per la
prima volta parlare di Charles de Foucauld, ma non avevo affatto idea che il
suo modo di vivere il Vangelo avesse generato tante vie simili, anche di
speciale consacrazione. L’ho appreso solo nel 2005, a ridosso della sua
beatificazione.
Nel corso del mio recente
pellegrinaggio in Terra Santa, finalmente, ho potuto accostarmi direttamente a
loro. Come ho già raccontato, a Gerusalemme ho fatto la fortuna del negozietto
dove lavora sorella Rose, mentre a Betlemme avrei tanto voluto ripetere
l’operazione, ma mi è stato impedito per non perdere tempo lungo la via per la
Grotta del Latte.
La sera del 15 agosto, nel corso della
piccola festa che avevo organizzato con i miei compagni di viaggio per la gente
della parrocchia che ci ospitava, ho adocchiato le Sorelle. Ovviamente, non
avevano nessuno dei loro articoli, ma ho ugualmente pensato che,
intervistandole, avrei potuto far conoscere ancora meglio il loro lavoro e il
loro servizio. Ecco quindi il risultato della mia conversazione con le quattro
componenti della fraternità della città di Davide, svolta un po’ in inglese, un
po’ in francese.
Per
cominciare, volete spiegarmi perché realizzate delle statuine di Gesù Bambino?
Perché l’infanzia spirituale costituisce
lo spirito della nostra congregazione. Quando parliamo di “infanzia
spirituale”, intendiamo sintetizzare in breve le caratteristiche di umiltà,
dipendenza, pace: è il messaggio del Natale.
Da
quanto tempo le producete?
Sin dagli inizi dell’Istituto, dal
1939, appunto perché piccola sorella Magdeleine voleva trovare un modo di
rendere concreto il messaggio da lei scoperto sulla scia di fratel Charles.
Don
Bortolo [la guida del pellegrinaggio, ndr] ci sta dicendo spesso, in questi
giorni, che il Natale, specie per noi occidentali, sta diventando
eccessivamente commerciale e, per così dire, plastificato, finto. Come cercate,
voi, di ricondurlo alle sue origini?
Per noi, l’essenza del Natale è la
semplicità. Il nostro Gesù, come vedrai, è sorridente. Il suo messaggio è: «Non
abbiate paura di me!». In fondo, Dio è venuto tra di noi come un bambino perché
potessimo accostarci a lui più facilmente.
Forse potranno sembrare risposte
eccessivamente stringate, ma dovete tener conto che ho preso un po’ alla sprovvista
le povere suore.
Ho deciso di proporre quest’intervista
adesso, all’inizio dell’Avvento Ambrosiano e prima di iniziare una nuova rassegna di Testimoni
“natalizi”, perché io per prima avverto un bisogno di semplificare la mia vita.
Penso proprio che mi torneranno in mente quelle parole ogni volta che guarderò il Bambinello
che, alla fine, le guide del pellegrinaggio hanno regalato a ciascuno di noi.
Se ne volete uno simile, penso proprio
che vi convenga contattare la fraternità delle Piccole Sorelle più vicina a
voi, tramite i recapiti che troverete sul loro sito ufficiale italiano, nella sezione Vieni e vedi, oppure
sperare che qualche vostro amico vada in Terra Santa e passi per Betlemme.
Aiuterete non solo loro, ma anche le persone con cui vivono.
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