Papa Paolo VI: testimone, maestro, Beato
Fotografia
realizzata da Pepi Merisio
in occasione del viaggio apostolico a Manila nel 1970, usata come base per l’immagine dell’arazzo esposto in piazza San Pietro (fonte) |
Chi è?
Giovanni
Battista Montini nacque a Concesio il 26 settembre 1897, secondo dei tre figli
di Giorgio Montini, giornalista e politico, e Giuditta Alghisi. Dopo gli studi
superiori, nel 1916 iniziò a seguire, come esterno, le lezioni presso il
Seminario diocesano di Brescia. Ordinato sacerdote il 29 maggio 1920, proseguì
la sua formazione a Roma, avviandosi verso il servizio diplomatico alla Santa
Sede e venendo nominato Assistente nazionale della Federazione Universitaria
Cattolici Italiani (FUCI). Negli anni precedenti alla seconda guerra mondiale e
durante il conflitto assistette i Pontefici in qualità di sostituto alla
Segreteria di Stato e, dal 1944, come prosegretario di Stato.
Alla morte
del cardinal Alfredo Ildefonso Schuster divenne il nuovo arcivescovo di Milano:
ricevuta la nomina il 1° novembre 1954, venne consacrato vescovo il 12 dicembre
dello stesso anno. Entrato solennemente nell’Arcidiocesi ambrosiana il 6
gennaio 1955, si occupò di rendere più salda la fede del suo popolo,
promuovendo la costruzione di nuove chiese, inaugurando nel 1957 la grande
Missione di Milano e diffondendo gli insegnamenti che emergevano dalle sessioni
del Concilio Vaticano II.
Convocato a
Roma per il Conclave seguito alla morte di Giovanni XXIII, fu proprio lui a
succedergli: il 21 giugno 1963 assunse il nome di Paolo VI. Il suo pontificato
è stato segnato in particolare dalla chiusura del Concilio e dai primi viaggi
apostolici all’estero, nonché da molte situazioni difficili all’interno della
Chiesa. Morì il 6 agosto 1978 a Castelgandolfo, dopo una breve malattia.
L’11 maggio
1993 è stata avviata nella diocesi di Roma la causa di canonizzazione.
Dichiarato Venerabile con decreto del 20 dicembre 2012, è stato beatificato da
papa Francesco domenica 19 ottobre 2014, nella Giornata Missionaria Mondiale e
in chiusura al Sinodo straordinario dei vescovi. I suoi resti mortali riposano,
dal giorno della sepoltura, nelle Grotte Vaticane, sotto la basilica di San
Pietro.
Cosa c’entra con me?
Ci ho messo
un po’ ad elaborare il legame che esiste tra me e il Beato Paolo VI, a
discapito di non essere stata pronta a scrivere di lui in tempo per la
celebrazione di domenica. In effetti, parrebbe proprio che non abbia nulla a
che vedere con lui, a parte il fatto che è stato Arcivescovo della mia Chiesa
locale e, ovviamente, la fede. Nemmeno nella mia famiglia era molto ricordato,
a differenza di san Giovanni XXIII.
Alcuni anni fa, proprio per colmare questa lacuna, non ho perso l’occasione di vedere un documentario, della
serie La Grande Storia, previsto per
un ciclo sui Papi. Purtroppo, l’immagine che emerse da quei filmati era quella
di un uomo triste, osteggiato da molti, seguito a un Pontefice amatissimo i cui
gesti erano ancora vivi nella mente di parecchi credenti. Diciamo che non era
proprio il miglior biglietto da visita con cui lo si poteva presentare a chi lo
conoscesse poco o affatto! Grazie al Cielo, in occasione del cinquantesimo
dalla grande Missione di Milano ho seguito molti servizi andati in onda su La Chiesa nella Città, il magazine ambrosiano d’informazione
religiosa: in quel modo, oltre a scoprire una parte di storia diocesana che
ignoravo, ho potuto andare oltre la cupa descrizione che avevo sentito.
Più che
Montini direttamente, quindi, ho avuto la possibilità di riconoscerne
l’eredità, a cominciare dalla tenacia dei miei compagni di studi aderenti alla
FUCI. Avevo tentato di cominciare a leggere un suo volumetto intitolato Coscienza universitaria, trovato a pochi
euro in una bancarella di libri usati, ma il mio direttore spirituale mi
sconsigliò, affermando che era troppo difficile. Benché abbia molta familiarità
con le Suore di Maria Bambina, inoltre, non penso di aver mai parlato con
l’unica sopravvissuta del gruppetto che lo assisteva in Arcivescovado e nei
Palazzi Apostolici, però so che loro conservano (ma non è visibile al pubblico)
una delle sue vesti papali.
Con
l’approfondimento delle vicende ecclesiali attuali e remote, mi sono fatta
l’idea che ogni pontificato ha le sue difficoltà: nel caso di Paolo VI, sono
ben note. Far emergere il bene che ha tentato di procurare, invece, penso che
sia un modo molto più degno di ricordarlo. Per quanto mi compete, ho avuto
grande consolazione nel leggere che, a fronte di numerosi sacerdoti che
lasciavano il ministero, ci sono stati due seminaristi che, proprio per concessione
sua, hanno ricevuto gli Ordini Sacri poco prima di morire. Non fu per
accontentare i loro ultimi desideri, ma perché avevano compreso come essere davvero
del Signore, pur avendo interrotto gli studi a causa della malattia.
Anche se
qualcuno ha storto il naso, affermando che qui a Milano non è stato onorato
come si deve, quel poco che è stato fatto e a cui ho partecipato mi è servito
davvero. Nella scorsa veglia della Redditio
Symboli, per cominciare, è stato letto un testo tratto dalle sue lettere
giovanili (lo trovate nel libretto della celebrazione), allo scopo di far
intuire ai presenti che anche lui aspirava a grandi ideali. La scorsa settimana,
invece, ho preso parte alla presentazione di un nuovo documentario, ascoltando
gli interventi di studiosi ed esperti nella Sala Alessi del Comune di Milano.
Da entrambe quelle occasioni ho attinto la decisione di continuare a far vivere
in me quello che è stato da lui seminato, pur nelle mutate condizioni storiche.
EDIT 24/10/2014: mi ero scordata che, leggendo del Beato Luigi Biraghi e frequentando le sue Suore Marcelline, ho appreso che la signora Giuditta Alghisi fu loro allieva, anzi, una delle sue maestre fu la Beata Maria Anna Sala. Non vi cambierà molto, però volevo metterlo per completezza.
EDIT 24/10/2014: mi ero scordata che, leggendo del Beato Luigi Biraghi e frequentando le sue Suore Marcelline, ho appreso che la signora Giuditta Alghisi fu loro allieva, anzi, una delle sue maestre fu la Beata Maria Anna Sala. Non vi cambierà molto, però volevo metterlo per completezza.
Il suo Vangelo
Le frasi e
le preghiere del nuovo Beato sono state più volte citate, antologizzate,
inserite in vari contesti. Io stessa stavo rischiando di cadere nell’ovvio,
ripresentando l’invocazione Tu ci sei
necessario, o Cristo, tratta dalla sua prima lettera pastorale e tanto ripresa ultimamente anche dal suo attuale successore sulla cattedra dei santi Ambrogio e Carlo. Ancora più scontata
sarebbe stata la scelta dell’espressione su testimoni e maestri citate nella Evangelii nuntiandi (par. 41), però ho pensato di citarla nel
titolo.
In un
volumetto che ho comprato per leggere qualcosa di non troppo impegnativo, ho
trovato questo pensiero tratto dall’omelia per la canonizzazione di Maria
Soledad Torres Acosta. Volendo, potrebbe essere applicato anche al suo modo di
vivere il Vangelo da sacerdote, da vescovo, da Papa e ancor prima:
La santità si manifesta finalmente come pienezza di vita, come felicità
sconfinata, come immersione nella luce di Cristo e di Dio, come bellezza incomparabile
ed ideale, come esaltazione della personalità, come trasfigurazione immortale
della nostra esistenza mortale, come sorgente di ammirazione e di letizia, come
conforto solidale con il nostro faticoso pellegrinaggio nel tempo, come nostra
pregustazione inebriante della «comunione dei santi», cioè della Chiesa
vivente, che, sia nel tempo sia nell’eternità, è del Signore (Cfr. Rom. 14, 8-9).
Per saperne di più
Teresio Bosco – Gianni Foccoli, Paolo VI. Il Papa che ha rinnovato la Chiesa,
Velar-Elledici 2009 (aggiornato al 2014), pp. 48, € 3,50.
Un buon punto di partenza per avere un
quadro biografico.
Aldino Cazzago – Alberto Vela, Paolo VI. Discepolo di Cristo, Edizioni
Messaggero 2014, pp. 104, € 9,00.
Per chi,
insieme ai dati della sua vita, vuole iniziare a conoscerne il pensiero.
Giorgio
Colombo, Il parroco della Ca’ Granda - Giovanni Battista Montini
e l’Ospedale Maggiore di Milano, Ancora 2013, pp. 232, € 15,00.
Un
interessante approfondimento sugli anni milanesi del cardinal Montini e sulla
storia dell’Ospedale Maggiore, di cui, come da statuto, fu parroco in qualità
di Arcivescovo di Milano.
Emanuela Zanotti, Quando Paolo VI era bambino. Infanzia e
giovinezza di Giovanni Battista Montini, San Paolo Edizioni 2013, pp. 224,
€ 16,00.
Indagine
sugli anni giovanili del futuro Papa a partire dall’ambiente in cui si è
formato.
Giorgio Bernardelli – Lorenzo Rosoli,
Paolo VI: destinazione mondo. I viaggi di
Montini incontro ai popoli, EMI 2014, pp. 144, € 13,00.
Il racconto
giornalistico, arricchito da documenti, interviste e testimonianze, dei suoi viaggi
internazionali.
Su Internet
Sezione
del sito della Santa Sede dedicata al suo magistero
Sito dell’Anno Montiniano indetto dalla Diocesi di Brescia
Sezione speciale del Portale dell’Arcidiocesi di Milano
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