Squarci di testimonianze #8: il presepe vivente più grande del mondo (Corona d’Avvento dei Testimoni 2014 #2)




Non so se rende l'idea... (fonte)
La seconda candela virtuale doveva essere originariamente dedicata al Venerabile Bruno Marchesini, seminarista bolognese, giusto per non venir meno al mio pallino per questo genere di storie nemmeno in Avvento, ma non l’ho ancora completato.
Stavo quindi pensando di passare direttamente alla terza candela, quando mi sono imbattuta in un link su Aleteia, che riproponeva un video  di The Piano Guys, un gruppo musicale che propone su YouTube alcuni arrrangiamenti perlopiù per soli pianoforte e violoncello di brani pop. Personalmente, li avevo scoperti cercando di capire quali fossero le musiche usate come apertura e chiusura de Le ragioni della speranza quand’era condotto da padre Ermes Ronchi: se volete saperlo, sono rispettivamente il rifacimento di Without you di Usher e David Guetta e di What makes you beautiful degli One Direction. Per i fan di Star Wars, invece, segnalo Cello Wars, che farà sogghignare anche il più accanito appassionato.
Mi sono ricordata che da tempo non guardavo il canale dei Piano Guys e ho scoperto la loro ultima realizzazione. Si tratta – leggo dal comunicato stampa ufficiale – della partecipazione al presepe vivente più grande del mondo, insieme a più di trenta personaggi diventati famosi grazie al web, appartenenti a fedi religiose diverse tra loro (anche se molti sono mormoni). La Fondazione Radiant, un’organizzazione multireligiosa americana, li ha radunati per fare in modo che il vero senso del Natale vinca su quello commerciale. Il tutto è accompagnato dall’hashtag #SharetheGift.






Il presepe è stato realizzato presso il Rock Canyon Park a Provo, nello Utah, nella notte di lunedì 1 dicembre, all’inizio dell’Avvento. I figuranti erano ben 1039, con tanto di cammelli e pecore veri. Il precedente record contenuto nel Guinness dei primati, riportato in quest’altro articolo era di 898 persone, raggiunto proprio lo scorso anno.
Derral Eves, uno dei produttori dell’evento, ha dichiarato:
Volevamo farlo semplicemente per mostrare al mondo cosa sia il Natale. Non è affatto i regali, ma il vero dono del Natale: Gesù Cristo.
Ora, sarà che la musica nella mia vita gioca un ruolo importantissimo, anche per esprimere ciò in cui credo, e sarà che il canto noto in italiano come Gli angeli delle campagne o A Betlemme di Giudea (io lo conoscevo anche come È una notte fredda e chiara: a questo indirizzo trovate delle registrazioni in MP3) mi commuove tantissimo, perché mi ricorda quando sono dovuta tornare a Milano a causa di un incidente stradale che mi ha bloccata mentre andavo a Napoli, ma mi sono sgorgate lacrime a fiumi. Il pinguino Monty, un’altra star dei più recenti filmati natalizi, mi ha commossa anche lui, però questo ha ben altro senso!

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