Squarci di testimonianze #19: «Laura, una vita straordinaria» (ma resa con qualche libertà)


Un'immagine promozionale (fonte)
Lo scorso 11 agosto stavo saltando da un canale televisivo all’altro, per avere un po’ di musica di sottofondo mentre lavoravo al computer. Per sbaglio ho premuto il pulsante per andare al canale precedente e sono finita su Mediatext.it, dove stavano trasmettendo una telenovela in lingua originale con i sottotitoli. Dopo qualche istante, è stato trasmesso un breve spot, che non sono riuscita a trovare: in compenso, ce n’è una versione più estesa.
ATTENZIONE: per la presenza di scene di penitenze corporali pesanti, sconsiglio la visione a chi s’impressiona anche vedendo una sola goccia di sangue.



Incuriosita comunque dal titolo, l’ho cercato, scoprendo che si tratta di Laura, una vita straordinaria (titolo originale Laura, una vida extraordinaria), trasmessa dalla televisione colombiana Caracol nel 2015. La protagonista è la prima donna canonizzata di nazionalità colombiana: la serie è infatti nota anche come Laura, la santa colombiana.


La vera biografia di madre Laura

Un'immagine di madre Laura in tarda età (fonte)
Maria Laura de Jesús Montoya y Upeguí, nata nel piccolo paese di Jericó in Colombia il 26 maggio 1874, rimase orfana di padre a tre anni.
Mandata in collegio qualche anno dopo, sviluppò una grande passione per l’insegnamento: si diplomò maestra a 19 anni. Attratta dalla vita claustrale, venne sconsigliata dall’intraprenderla da parte dei suoi direttori spirituali, a causa del suo temperamento vivace.
Dopo aver scoperto le condizioni di discriminazione in cui si trovavano gli indigeni colombiani, decise di fare qualcosa per loro: con un gruppo di amiche e sua madre, si dedicò alla catechesi itinerante fra gli indios.
Nacquero così le Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena, tra le quali Maria Laura professò i voti, cambiando nome in suor Laura di Santa Caterina da Siena. Morì il 21 ottobre 1949, nel villaggio di Belencito, presso Medellín. Beatificata il 25 aprile 2004, è stata canonizzata il 12 maggio 2013.
Fin qui gli estremi biografici: per un’ulteriore conoscenza, rimando alla scheda che il collega Gianpiero Pettiti le ha dedicato su santiebeati.it (la sintesi in cima alla pagina è lo stesso testo che ho messo qui, volto al presente storico) e al sito ufficiale delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena.


Il contenzioso con le suore

Mentre cercavo altre informazioni, però, ho scoperto che la congregazione fondata da madre Laura ha fortemente criticato la serie e ha intentato una causa legale contro la produzione.
In un comunicato diffuso il 24 luglio 2015, cinque giorni prima dell’inizio della trasmissione della serie, le Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena hanno dichiarato:
Nel trailer o nei video promozionali si osservano scene che non sono reali, come relazioni di carattere amoroso che non esisterono mai, annunciate come “Rinunciando all’amore della sua vita”; così come dialoghi di cattivo gusto tra uomini criticando al suo cospetto [di Laura] il suo aspetto fisico e le sue doti di futura sposa, tra le altre situazioni che non furono reali.
Aggiungono:
Ciò che è stato descritto in precedenza dà luogo a che i telespettatori che seguono la serie menzionata considerino come certi e reali gli atti che vi si descrivono.
Le suore, in precedenza, hanno cercato di contattare la sceneggiatrice, ma lei si rifiutò di mostrare il copione. Per giunta, hanno dichiarato di non aver mai concesso l’uso del nome della fondatrice, che però viene usato così com’è.
La serie è andata in onda interamente, nei suoi 25 episodi. Prima di ciascuno di essi, anche qui in Italia, compare un cartello che segnala come la congregazione delle Suore Missionarie di Maria Immacolata e di Santa Caterina da Siena si sia dissociata dal contenuto.



Qualche considerazione personale


Una foto di scena (fonte)
Quanto a me, sto iniziando a seguirla da domenica 13: la telenovela viene infatti trasmessa in contemporanea su Italia Channel (canale 123 del digitale terrestre) o Mediatext.it (canale 166), la domenica alle 13.10, il lunedì alle 7.10 e alle 13.10 e il mercoledì alle 7.10 e alle 13.10. La prima TV è stata lo scorso 14 maggio; ne deduco, quindi, che la replichino a nastro.
Mi sembra per ora un prodotto di buona fattura, che potrebbe tranquillamente competere con le miniserie nostrane sui santi. Appare ben delineato il carattere di Laura, che non è rappresentata esclusivamente come una giovane anticonformista, ma come una persona di fede, anche con i suoi momenti di crisi. Interessante è anche il suo modo d’insegnare, palesemente contrapposto al materialismo vigente nella Colombia dell’epoca. I sottotitoli sono abbastanza accurati, sebbene non sia sicura che siano stati basati sul copione originale.
L’Inutile o meglio Inesistente Filarino Amoroso (come chiamo io l’inserzione forzata di personaggi inventati per far risaltare la fermezza del protagonista nello scegliere Dio o, semplicemente, per far durare di più la serie) è rappresentato da Adolfo, fratello dell’amica e compagna di collegio Victoria: sembra che con lui ci sia un rapporto speciale, almeno nel periodo in cui lei passa le vacanze da loro. Incrociando il suo nome con quello della santa non sono riuscita a trovare altri riscontri, se non quello del sito ufficiale della telenovela. Di conseguenza, ignoro se sia un personaggio inventato o se sia realmente esistito.
Tutto sommato, condivido la perplessità delle suore e la loro preoccupazione per la veridicità del racconto: chissà quanti si saranno immaginati, dopo aver visto la fiction su di lui, che san Giuseppe Moscati avesse avuto una storia d’amore, quando invece non gli è mai accaduto (o meglio, in gioventù una donna occupò i suoi pensieri, ma nulla di più) e rimase celibe per scelta... Non che innamorarsi sia una cosa che impedisca di credere davvero, anzi: però, se la persona in questione ha avuto unicamente Dio in mente e nel cuore, perché inventarsi fatti non accaduti, se non per una mera questione di ascolti?
Spero, comunque, che la telenovela contribuisca a far conoscere santa Laura anche alle nostre latitudini. Magari la doppiassero e la trasmettessero su qualche altra rete!

EDIT [28/1/2017]: il mio desiderio è stato esaudito: da oggi TV 2000 ha iniziato a trasmettere la telenovela in prima serata, la domenica e il lunedì, doppiata in italiano.

Commenti

  1. Ciao, io non conoscevo questa Beata e per caso mi sono trovata a guardare la serie tv su TV2000. Mi piace e per quel che mi riguarda, pur essendo un prodotto televisivo mi sta offrendo spunti di riflessione. Come te, anche io penso che una simpatia di adolescente non pregiudica il cammino di una persona verso Dio. Si tratta di scelte e contrariamente a quanto possa aver scandalizzato l'Ordine da lei fondato, la rende, sempre a mio avviso, un esempio bello di essere umano che sceglie di dedicare la propria vita a Dio. Mi sono sempre domandata perché mai nelle storie dei santi o beati o religiosi questi debbano essere sempre rappresentati avulsi dall'umanità di cui sono fatti. Siamo o non siamo figli di Dio? Non è forse vero che Lui ci ha creati? Quindi cosa c'è di sbagliato in tutto ciò? Credo piuttosto che alcune persone, più di altre, siano prescelte affinché si possa ricordare al mondo intero che Dio è Padre e come tale affidare con fiducia totale la propria vita. Ti auguro una buona giornata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie del commento!

      In verità, io credo che le suore non si siano scandalizzate per la storia (a senso unico da parte di lui, peraltro) tra Adolfo e Laura in sé, quanto per il fatto che, stando alle fonti in loro possesso, sia stata inventata di sana pianta a fini televisivi, come altri elementi.

      Ci sono però alcuni fatti che sono realmente accaduti, per quel che ho letto: il fatto che da piccola Laura non piangesse mai, la sua istruzione, la missione tra gli indios e gli schiavi neri, il viaggio a Roma dal Papa. Fatte le debite proporzioni, è come nei film sulla principessa Sissi: alcune vicende sono vere, altre non trovano riscontro nella realtà.

      Magari potrei dedicare al confronto tra realtà e finzione nella telenovela un altro post, al termine della Quaresima.

      Elimina
  2. Risposte
    1. Venticinque episodi per un'unica stagione. Su TV 2000 li hanno trasmessi a gruppi di due o tre, se non ricordo male.

      Elimina

Posta un commento

Post più popolari