Luisa Margherita Claret de la Touche: un’Opera per i Sacerdoti


Chi è?

Margherita Claret de la Touche nacque a Saint-Germain-En-Laye il 15 marzo 1868. Entrata nel monastero della Visitazione di Romans, con la vestizione dell’abito religioso assunse il nome di suor Luisa Margherita. Durante numerosi colloqui intimi col Signore e mediante rivelazioni personali, capì di essere destinata ad una singolare missione: far conoscere ai sacerdoti che Dio è Amore Infinito e che essi devono diventare seminatori di quell’Amore.
A causa delle leggi anticlericali emanate dal governo francese, le monache di Romans si videro costrette ad emigrare in Italia. Suor Luisa Margherita, divenuta Superiora della comunità, l’accompagnò nei vari spostamenti, fino all’approdo finale, a Vische Canavese (TO), dove morì il 14 maggio 1915. Il 19 marzo dell’anno precedente aveva fondato la Congregazione delle Suore di Betania del Sacro Cuore, “radice nascosta” di quella che poi sarebbe divenuta l’Opera dell’Amore Infinito.
Papa Benedetto XVI ha firmato il Decreto sulle virtù eroiche di madre Luisa Margherita, i cui scritti sono stati tutti debitamente approvati, il 26 giugno 2006.


Cosa c’entra con me?

Credo di aver sentito parlare per la prima volta della Venerabile Madre Luisa Margherita in un libro fatto pubblicare dalla Parrocchia dei SS. Apostoli e Nazaro Maggiore in occasione del cinquantesimo anniversario di Ordinazione Sacerdotale del parroco, don Giulio Giacometti (+2011). Sono incline a prendere con le molle le testimonianze relative a rivelazioni private, per cui, leggendo di questa religiosa a cui Gesù aveva parlato invitandola ad attirare i sacerdoti al Suo Cuore, non avevo dato molto peso a quello che leggevo.
Nell’ottobre 2009, però, un manifesto affisso nella Libreria San Paolo di Milano m’incuriosì: invitava a partecipare alla presentazione del libro “Luisa Margherita Claret de la Touche. L’Abisso dell’Amore Infinito”, presso l’Auditorium delle Opere Salesiane in via Copernico 9. Prima di andare, volli sincerarmi che fosse qualcosa di buono, così ho provato a documentarmi in Rete. Una volta tranquillizzata circa la veridicità delle rivelazioni ricevute dalla visitandina, decisi di andare.
Il competente intervento dell’autore, il giornalista Roberto Alborghetti, mi aiutò a comprendere meglio il contesto nel quale la suora visse e soffrì per far sì che l’Opera a lei ispirata avesse compimento. Erano anche presenti alcuni esponenti dell’Alleanza Sacerdotale, ramo dell’Opera relativo ai sacri ministri, e dei membri degli Amici di Betania del Sacro Cuore, i laici che, durante incontri mensili, approfondiscono la spiritualità della Madre in comunione con gli insegnamenti del Papa e dei Vescovi.
Il mio interesse maggiore, però, risiedeva nelle Suore di Betania del Sacro Cuore: volevo interpellarle per chiedere notizie di una loro consorella, della quale avevo sentito parlare. Dimenticavo di scrivere, infatti, che prima della presentazione del libro avevo letto un altro riferimento all’Opera in un articolo biografico su don Antonio Loi, un sacerdote di Cagliari che fu ordinato con dispensa speciale per malattia nel 1963 e che aveva una sorella, la quale entrò a Vische prendendo il nome di suor Maria Bonaria.
Purtroppo, al termine della presentazione ho appreso la notizia che la suora era deceduta alcuni anni prima, quindi non avrei più potuto chiederle notizie circa quel giovane prete la cui vita mi aveva tanto commossa. In compenso, ho raccontato alle due religiose che avevo interpellato alcune storie simili, che spero di presentare su queste pagine a tempo debito.
Successivamente, ho provato a partecipare ad alcuni incontri degli Amici di Betania, ma, dopo aver consultato il mio direttore spirituale, ho deciso di non aderire pienamente a quella spiritualità, benché la preghiera per i sacerdoti sia un elemento importante per la mia vita di fede. Ciò nonostante, ho mantenuto i legami con le suore e con alcuni esponenti dell’Opera, per diffondere la conoscenza della Fondatrice soprattutto fra i giovani preti, tanto più che gli aderenti all’Alleanza Sacerdotale sono quasi tutti anziani. Ogni volta che se ne presenta l’occasione, infatti, dopo una breve conversazione lascio in mio ricordo un’immagine con la preghiera per la beatificazione della Madre, invitando il prete di turno a pregarla quando gli impegni del ministero si fanno più pressanti.
Oltre a quell’immagine, a volte regalo (dipende se l’ho con me) anche un santino che riproduce un quadro dipinto da madre Luisa Margherita stessa. È un’insolita rappresentazione del Sacro Cuore, carica di simbologie, che traduce graficamente i contenuti delle visioni avute dalla religiosa. Gli aderenti all’Opera lo chiamano Gesù Misericordioso, perché lo squarcio della veste fa scoprire il costato trafitto del Signore, sorgente dell’Amore Infinito e della sua Misericordia. Sul retro del santino è riportata una preghiera a Gesù Pontefice Eterno, composta sempre dalla Madre, la cui invocazione finale è un grido che da tempo ho deciso di far mio: “Ritorna a noi per mezzo dei tuoi sacerdoti!”.
Alla sua intercessione mi viene da affidare, nel giorno dedicato al Sacro Cuore di Gesù, i miei carissimi Preti ambrosiani 2012 e tutti quei sacerdoti che hanno dimenticato da tempo la loro fondamentale missione. 

Il suo Vangelo

Sono moltissimi gli insegnamenti che la testimonianza di madre Luisa Margherita può fornire ai credenti di oggi. Al di là delle consegne ricevute da Gesù in persona, a destare la mia ammirazione è tuttora la costanza con cui ella ha attuato il Suo volere pur in mezzo ai disagi e ad una società che voleva provare a cancellarLo per sempre.
Mantenendosi quindi sempre fedele ai voti e alle autorità ecclesiastiche ha potuto proclamare, mediante i suoi molteplici scritti, la fondamentale scoperta che le cambiò radicalmente la vita:

Sì, Dio ha per i sacerdoti un amore immenso, infinito. Egli lo vuol far comprendere. Quando l’avranno ben capito si santificheranno altamente e diventeranno capaci di fare le stesse opere di salvezza di Gesù Cristo.

L’Opera dell’Amore Infinito, con i suoi quattro rami (prima ho omesso le Missionarie dell’Amore Infinito, consacrate laiche), s’impegna da più di cent’anni a ricordarlo. 

Per saperne di più

Roberto Alborghetti e Amici di Betania del Sacro Cuore, Luisa Margherita Claret de la Touche – L’Abisso dell’Amore Infinito, Velar-Elledici, Bergamo 2009, pp. 47, € 3,50
Un profilo biografico e alcune preghiere per iniziare a conoscere meglio la sua storia e l’Opera dell’Amore Infinito.

Paolo Redi, Ho il sole nell’anima, Edizioni Dehoniane Roma, Roma 1998, € 7,75.
Biografia divulgativa e approfondita sotto il punto di vista storico e psicologico.

Luisa Margherita Claret de la Touche, Il Sacro Cuore e il Sacerdozio, Elledici, Leumann (Torino) 2010, pp. 200, € 12,00.
Uscito per la prima volta nel 1910, rappresenta il testo fondamentale per capire la spiritualità sacerdotale della Madre.

Annalisa Muollo, Chiamami Misericordia. Mistero e profezia del sacerdozio cristiano in Luisa Margherita Claret de la Touche, Velar, Bergamo 2009, pp. 164, € 15,00.
Tesi di Diploma in Scienze Religiose scritta da un’Amica di Betania, che espone in maniera documentata ed agile al tempo stesso il contesto storico in cui la Venerabile visse e la sua religiosità, vista in parallelo a quella di altri noti santi.


Su Internet [modificato 20/11/2024]

Contatti di Betania del Sacro Cuore sull'annuario della diocesi di Ivrea

Commenti

  1. buon giorno, stiamo preparando un video di una commedia teatrale che narra della vita giovanile di Margherita è stato utile il vostro materiale. se volete conoscere il nostro chiamatemi pure. grazie, saluti m.teresa rec. 3207599199

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    1. Grazie mille! Non sapevo di questa iniziativa. Immagino che abbia contattato l'Opera dell'Amore Infinito per ottenere l'autorizzazione.

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