La biblioteca di Testimoniando # 12: “Chiesa ascoltaci!”
Lo
scorso anno sono apparsa completamente disinteressata alle questioni discusse
dal Sinodo sulla famiglia. Ora che è entrato nella sua seconda fase, ho deciso
di mettermi d’impegno e di dare qui il mio contributo. Più che raccontare in
prima persona, ho pensato di farmi aiutare dalla lettura di un libro che mi
concedesse di comprendere più direttamente le questioni più dibattute:
separazioni, nuove unioni, coppie omosessuali.
In
sintesi
Chiesa ascoltaci! raccoglie ventidue
testimonianze di persone che vivono una situazione che, nel gergo dei documenti
ufficiali, viene spesso definita “irregolare”. La maggior parte sono in forma d’intervista,
i cui protagonisti vengono chiamati solo per nome.
Quattro
sono le parole che ricorrono in tutti i contributi, a volte con maggior peso su
una piuttosto che su un’altra:
-
dolore, in particolare quando gli
interessati si sono sentiti incompresi o isolati;
-
amore, a volte ritornato dopo un
rapporto lacerato;
-
disagio, specie nelle condizioni più
particolari, come quelle di coppie i cui membri sono due uomini o due donne;
-
speranza di ricevere ascolto dai
Padri sinodali e comprensione dalla comunità cristiana.
L’indagine
compiuta dall’autore ha il pregio di essere discreta ed equilibrata sia nelle
situazioni sia nelle posizioni rappresentate: non si vedono, ad esempio, solo
casi in cui è proposta la comunione spirituale alle coppie di separati
risposati, o solo storie di persone che aggirano l’ostacolo rubando, per così
dire, la Comunione eucaristica (è un termine che ho trovato in uno dei
racconti, non lo uso a caso). Sono presentate anche le posizioni, lievemente
divergenti tra loro, di due sacerdoti.
Se
un limite si può trovare, in quelle narrazioni, risiede nel considerare la
Chiesa come composta esclusivamente da preti e vescovi. Forse sarebbe stato il
caso di aggiungere l’aggettivo “gerarchica”, se a questi ci si voleva riferire.
Tutta la comunità cristiana, non solo i vertici, dovrebbe invece interrogarsi
su come affrontare i fratelli e le sorelle che si sentono tagliati fuori per
via delle loro condizioni, anche se i vertici sono chiamati a discuterne più
direttamente.
Insomma,
penso che l’intento, neanche troppo velato, di chi ha accettato di raccontarsi
è quello di arrivare al cuore di coloro che, in questi giorni, stanno cercando
un cammino comune (perché, in fondo, “sinodo” in greco vuol dire proprio questo)
perché nessun altro debba più soffrire com’è successo a loro.
L’autore
Aldo Maria
Valli è il vaticanista del Tg1, dopo aver svolto quello stesso incarico per il
Tg3. I suoi lavori editoriali sono prevalentemente dedicati alle questioni
inerenti alla famiglia, ma anche alle curiosità vaticane. L’ho incontrato
personalmente alla presentazione di uno dei libri che segnalavo nel post su san
Giovanni Paolo II e mi ha fatto un’impressione molto buona.
Consigliato a…
Suggerisco
la lettura a tutti quelli che, pur certi della bellezza e dell’indissolubilità
del matrimonio, vogliano provare a capire come si sente chi invece l’ha vissuto
con fragilità più o meno evidenti. Io per prima ne ho tratto beneficio e ho
deciso di recensirlo qui perché, in fondo, anche quelle sono testimonianze di
fede che hanno incrociato il mio percorso.
Aldo Maria Valli, Chiesa ascoltaci! Gli “irregolari” credenti
si rivolgono al Sinodo, Àncora 2015, pp. 128, € 15,00.
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