Squarci di testimonianze #23: il Corpus Domini a Gratosoglio
L'immagine scelta per il manifesto della processione (credo sia di una degli anni scorsi) (fonte) |
Dopo
mesi e mesi di attesa, la processione del Corpus Domini per la città e la
diocesi di Milano quest’anno tocca alle parrocchie del quartiere dove abito.
Per questa ragione, oltre che per alleggerire gli impegni del mio parroco, avevo
preparato un articoletto che potesse servire ai redattori di Milano Sette, l’inserto domenicale diocesano
di Avvenire. Già
un’altra volta era capitato che un mio pezzo fosse stato pubblicato lì, ma
stavolta ho preferito attendere che mi venisse chiesto. Alla fine, infatti, è
stato intervistato direttamente il parroco.
Così, per non sprecare il
lavoro, ho pensato di condividere qui il mio scritto. L’ho preso come un
esercizio di stile (i virgolettati del parroco sono tratti da un articolo
uscito sull’informatore parrocchiale), ma non solo: scrivendo, ho cercato di
mettere in evidenza quanto di buono c’è dalle mie parti, specie quando ci si
prepara a celebrare una solennità così importante.
Forse
non verrà benissimo, ma io sono determinata più che mai a fare la mia parte. In
fondo, come mi hanno consigliato molte persone in questi giorni, non è
questione di far bella figura: piuttosto, di ringraziare il Signore per la Sua Presenza
tra noi. Dopotutto, Eucaristia vuol proprio dire “rendimento di grazie”.
Dimenticavo:
da quando ho memoria, la processione diocesana del Corpus Domini si è sempre
tenuta nel giovedì dopo la domenica della Santissima Trinità, ma la
solennità era celebrata la domenica seguente (come nel Rito Romano). Dal 2008,
anno della risistemazione del calendario liturgico ambrosiano, la solennità è
stata definitivamente collocata al giovedì, con la possibilità, per motivi di
opportunità pastorale, di replicarla alla domenica.
* * *
Le
parrocchie di Gratosoglio si apprestano ad ospitare, giovedì 31 maggio, la
processione del Corpus Domini per la città e la diocesi di Milano, alla
presenza dell’Arcivescovo monsignor Mario Delpini. Dopo la Messa celebrata alle
20 nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa, in via Michele Saponaro 28,
prenderà avvio la processione, che culminerà nella chiesa di San Barnaba in
Gratosoglio, in via Achille Feraboli 27.
Per
una felice coincidenza, la processione rientra nei festeggiamenti per il
cinquantesimo anniversario dalla fondazione della parrocchia di Maria Madre
della Chiesa, avvenuta nel 1978. Non solo: anche l’imminente canonizzazione di
Paolo VI, il Papa che volle istituire il titolo di Maria Madre della Chiesa,
contribuisce a caricare di significato la processione, grazie ai testi tratti
dal suo magistero riportati sul libretto (scaricabile dal portale
diocesano).
Afferma
il parroco delle due parrocchie, don Alfredo Cermenati: «Celebrare non è solo
ricordare - cosa oggi più che mai necessaria - ma riconoscere che la nostra
vicenda attuale è stata segnata da un evento decisivo del passato che ancora
oggi produce i suoi effetti positivi ed impegnarsi a rinnovare la vita
personale e sociale secondo i valori ricevuti. In chiave religiosa è accogliere
nuovamente in modo festoso il dono ricevuto da Dio come grazia a cui
corrispondere con l'obbedienza della fede, la volontà di conversione e la
docilità ai disegni di Dio».
Le
due comunità parrocchiali si sono preparate in maniera speciale a questo
evento. Anzitutto, dedicando un tempo prolungato all’Adorazione Eucaristica e
alla meditazione della Parola di Dio della domenica successiva, dopo le Messe
feriali del giovedì pomeriggio. «Non è una preghiera facile perché ci richiama
anzitutto al silenzio», continua don Cermenati, «ma è importante
fermarsi portando a Gesù ciò che abbiamo nel cuore e lasciare che lui lo
riscaldi con la sua presenza amorosa». Anche la tradizionale preghiera del
Rosario, vissuta nei cortili del quartiere, è stata connotata con varie tappe
di avvicinamento: alle intenzioni previste per ogni settimana, corrispondeva un
titolo mariano. Quello dell’ultima settimana, non a caso, era “Maria, Madre
dell’Eucaristia”.
Da
molti anni l’Arcivescovo di Milano non veniva a celebrare una Messa a
Gratosoglio. Lo scorso anno, il cardinal Angelo Scola era invece venuto ad
ascoltare, ma senza tenere celebrazioni liturgiche, i giovani del Campus della
Pace, l’iniziativa che da tre anni a questa parte fa incontrare i giovani del
quartiere con quelli provenienti da altre realtà europee, come la città di
Sarajevo o la banlieue parigina di Saint-Dénis. Il cardinal Carlo Maria
Martini, invece, visitò proprio la parrocchia di Maria Madre della Chiesa a
pochi giorni dal suo ingresso solenne nella nostra diocesi: era quindi la prima
comunità parrocchiale che incontrava in assoluto.
Le
sfide del quartiere sono numerose: dalla massiccia presenza d’immigrati, alla
dispersione scolastica, al tentativo di mostrare ai giovani vie alternative e
positive secondo il Vangelo. La costruzione del nuovo oratorio di San Barnaba,
che partirà questa settimana, desidera quindi essere un segno positivo per
tutto il territorio, capace di rimandare, mediante la luce dell’Eucaristia,
alla presenza di Gesù in mezzo al suo popolo.
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