Scrivere un libro su Silvio Dissegna, un dono inaspettato

 

Anche stavolta, la copertina!

Ho interrotto la mia pausa quaresimale per raccontare l’avventura che mi ha condotta a collaborare al libro Nuovi Martiri di Luigi Accattoli e Ciro Fusco, nel giorno stesso dell’uscita.

In realtà, in quel post non ho riferito proprio tutto. Negli stessi giorni in cui quest’attività si apriva, me ne era stata proposta un’altra, in un modo che cerco di considerare razionalmente, ma mi risulta difficile.

 

Un periodo veramente buio

Tra settembre e ottobre 2023 ho trascorso un periodo in cui non riuscivo quasi mai a scorgere qualcosa di positivo nella mia vita. Proseguivo con le mie collaborazioni più o meno retribuite, ma la mia situazione lavorativa non aveva nessun progresso. Di conseguenza, nemmeno la mia vocazione vedeva una soluzione nell’immediato.

Non c’è da stupirsi allora se, confessandomi in quel mese, il primo peccato di cui mi sono accusata è stato quello di credere di non avere nulla per cui ringraziare Dio. Continuavo a pensare che nemmeno andare alla Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona fosse servito e che, forse, anche quello fosse stato tempo perso.

Intanto montava in me l’invidia per quei blogger non ecclesiali che sono stati reclutati da riviste dei settori di cui sono più appassionati, o per gli influencer credenti che avviavano rapporti interessanti con realtà di evangelizzazione a più livelli. Per superarla, mi facevo forza pensando che, se fosse successo a loro, avrebbe potuto capitare anche a me.

 

Un post segnalato e la proposta di un libretto

Qualcosa ha iniziato a muoversi dopo che avevo chiesto il permesso all’Editrice Shalom per poter utilizzare alcune immagini sia per il mio post su Cecilia Sametti, sia per l’articolo che le avrei dedicato per la rivista Amici del venerabile Silvio Dissegna.

Il 22 novembre, lo stesso giorno di pubblicazione del post e della segnalazione all’editore, ho ricevuto un’e-mail da una dei redattori: voleva sapere se conoscessi qualcuno in grado di realizzare un piccolo volume proprio sul Venerabile Silvio Dissegna, per la collana I Santi del Messalino (nonostante, appunto, si tratti di un Venerabile), dato che avevo i contatti con la rivista della sua causa.

Ho subito pensato di non dover perdere quell’occasione, o avrei finito col pentirmene; allo stesso tempo, non volevo essere troppo superba. Dopo aver riflettuto, ho telefonato per propormi in prima persona, con una precisazione: avrei dovuto prima chiedere il permesso ai responsabili dell’associazione attrice della sua causa. Trovandoli tutti molto favorevoli, mi sono messa all’opera.

 

Quasi un’auto-recensione

Ho subito cercato una mia chiave originale, pur nel rispetto della linea editoriale, che richiedeva di sviluppare la vita del personaggio separatamente dalla sua spiritualità e dal messaggio che lui o lei offre ai cristiani di oggi; almeno, così erano strutturati gli altri libri della collana che avevo esaminato.

Sono stata animata subito da due certezze: raccontare quella storia senza ripetere pedissequamente i lavori degli altri biografi, ai quali mi sono comunque rifatta, ed evitare di rileggere tutta la sua storia in chiave esclusivamente doloristica. In fin dei conti, come avrei scritto nella parte sul suo messaggio, lui è stato malato per venti mesi su dodici anni di vita.

Ho allora delineato i tratti biografici più essenziali di Silvio: la nascita, il rapporto con i genitori e col fratello, i giochi preferiti, le esperienze scolastiche e la preparazione ai Sacramenti, senza prescindere dal tempo della malattia e dal racconto dei suoi ultimi giorni.

Nella sezione dedicata alla spiritualità ho evidenziato le direttrici principali del suo modo di vivere la fede: la relazione con Gesù cementata attraverso i Sacramenti; l’affidamento alla Madonna mediante il Rosario; il suo spirito d’intercessione, con un approfondimento speciale sui Santi e i Beati che lui sentiva più vicini; la prospettiva della felicità nella vita eterna. Naturalmente ho riferito anche le tappe della sua causa fino al decreto sulle virtù eroiche e come, ad oggi, Silvio conti amici in quarantacinque nazioni.

Infine, nei capitoli sul suo messaggio, ho individuato le famiglie, i bambini, i ragazzi e i malati di tutte le età come le categorie di persone alle quali la sua storia può continuare a parlare, anche a quarantacinque anni dalla sua conclusione terrena.

 

La stesura, i ritocchi, la pubblicazione

L’operazione di stesura del testo è durata da gennaio a febbraio 2024. Ottenuta l’approvazione anche della postulatrice Francesca Consolini e dei genitori del Venerabile Silvio, Ottavio Dissegna e Gabriella Martignon, ho completato la bozza definitiva, che, con qualche ritocco, ho inviato il 26 marzo seguente.

Dopo ulteriori modifiche di poco conto, il libro è entrato in lavorazione, ma sono sopraggiunti altri lavori più urgenti, che quindi hanno rimandato l’uscita. Finalmente è andato in stampa il 17 marzo scorso: le copie sono arrivate alla casa editrice il 10 aprile. La data simbolica indicata sul retro del frontespizio è oggi, Domenica delle Palme: l’ho trovata emblematica, sia perché fa pensare a Gesù accolto e osannato anzitutto dai bambini e dai ragazzi più o meno coetanei di Silvio, sia perché, al di là dei festeggiamenti, fa pensare alla suprema offerta di sé che il Signore consuma nei giorni seguenti.

Poco dopo l’accordo con la redattrice, mi era arrivato a casa un grosso pacco: conteneva gli altri volumetti dei Santi del Messalino, più una cinquantina di copie del Messalino Sulla Tua Parola, che ho distribuito in alcune parrocchie di Rito Romano approfittando, purtroppo, di un viaggio a Napoli per un lutto in famiglia. Adesso chi mi segue sui social capirà perché avevo pubblicato il video in cui aprivo quel pacco (unboxing, come dicono gli influencer veri)…


Grazie a tutti

Non riuscendo più a trattenermi, ho anticipato l’uscita ad alcuni dei miei lettori più fedeli. Ora il libro vive di vita propria: ringrazio quindi le redattrici che mi hanno indirizzata a migliorare il mio stile, l’editore che ha creduto in me e quanti mi hanno sostenuto con le loro preghiere, oltre, ovviamente, ai signori Dissegna, alla dottoressa Consolini, ai responsabili degli Amici di Silvio e a don Domenico Cravero, parroco di Santa Maria Maggiore a Poirino (chiesa in cui si trova la tomba di Silvio), che ha firmato la prefazione.

Quando racconto di Santi e affini, corro sempre il rischio di farmi bella con le penne del pavone, come la cornacchia protagonista di una favola di Esopo. Cerco di superarlo riconoscendo, appunto, che se una storia è bella non è merito mio, ma di Dio che l’ha voluta così.

Solo Lui ha permesso, a quanti ne sono stati compartecipi, di raccontarla a loro volta, così da far capire che Silvio non era semplicemente un ragazzo buono e gentile che aveva sofferto tanto, ma anche che meritava di essere proposto come esempio per l’intera Chiesa.

 

Emilia Flocchini, I Santi del Messalino – Silvio Dissegna: la vita – la spiritualità – il messaggio, Editrice Shalom 2025, pp. 120, € 3,00 è disponibile nelle librerie fisiche e in quelle online. Fatemi sapere se lo leggerete e se vi sarà piaciuto!

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