Papa Giovanni XXIII: buono, quindi santo


Stendardo ufficiale della beatificazione
di Giovanni XXIII realizzato da Angelo Capelli (fonte)
Chi è?

Angelo Giuseppe Roncalli nacque a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, il 25 novembre 1881, quarto dei tredici figli di due mezzadri, Giovanni Battista Roncalli e Mariana Mazzola.
Di carattere mite e d’ingegno svelto, avvertì la chiamata al sacerdozio e, grazie all’aiuto di alcuni benefattori, poté studiare presso il Seminario minore di Bergamo e, successivamente, presso l’attuale Pontificio Seminario Romano Maggiore. Ordinato sacerdote a Roma nel 1904, rimase per quindici anni a Bergamo, come segretario del vescovo monsignor Giacomo Maria Radini Tedeschi e insegnante in seminario. Allo scoppio della prima guerra mondiale fu chiamato alle armi come cappellano militare. Di seguito, iniziarono le sue missioni diplomatiche: in Bulgaria e in Turchia come visitatore apostolico e, nel 1944, come Nunzio a Parigi.
Nel 1953 venne nominato Patriarca di Venezia. Cinque anni dopo, il 28 ottobre 1958, divenne successore di papa Pio XII e scelse il nome di Giovanni XXIII. A poco più di un anno dalla sua elezione, manifestò il desiderio di intraprendere un nuovo Concilio ecumenico: il Concilio Vaticano II, solennemente inaugurato l’11 ottobre 1962. Non poté tuttavia concluderlo: a causa di una malattia, morì il 3 giugno 1963.
Congiuntamente a papa Pio IX, è stato beatificato il 3 settembre del 2000 da papa Giovanni Paolo II, insieme al quale verrà canonizzato, da parte di papa Francesco, il 27 aprile 2014.

Cosa c’entra con me?

Penso proprio che il primo Pontefice di cui abbia mai sentito parlare, ancor prima di quello regnante durante la mia infanzia, sia stato proprio papa Giovanni. Un quadretto che lo raffigurava era collocato tra le immagini dei santi più venerati dalla mia famiglia, il che mi aveva portata a pensare che fosse santo pure lui. Mia madre, però, mi disse che non lo era: mi venne quindi spontaneo iniziare a pregare il Signore affinché lo facesse diventare ufficialmente tale, insieme a tanti altri personaggi di cui avevo udito le storie.
Il motivo della presenza di quel quadretto era legato a una visita a Sotto il Monte, compiuta dai miei familiari, che mi portarono con loro anche se non sapevo ancora camminare (una sorta d’imprinting religioso). Il legame con la mia famiglia, però, veniva da ancora più lontano: una mia zia era stata accompagnata in udienza da lui da parte di alcune suore presso le quali aveva seguito un corso di ricamo. Inoltre, la sorella di una mia zia acquisita aveva deciso di chiamare Angelo il suo secondogenito, per devozione verso di lui.
Nella casa di mio nonno a Portici, frugando nei cassetti della mia defunta nonna, avevo poi trovato alcuni opuscoletti intitolati proprio Papa Giovanni e stampati ad Andria, che associavano quel Pontefice e padre Leone Dehon, attualmente Venerabile. Il perché di quel collegamento, lo scopro solo ora, è che la prima opera in Italia dei Sacerdoti del Sacro Cuore, ovvero i padri Dehoniani, fu la Scuola Apostolica di Albino, in diocesi di Bergamo. Quando padre Dehon giunse alla stazione di Bergamo, trovò ad accoglierlo proprio don Angelo Roncalli, in qualità di segretario del Vescovo.
Tornando a me, quando venni a sapere che sarebbe stato elevato agli altari, non ricordo di essere stata particolarmente felice. Forse avvenne perché le polemiche che accompagnarono l’iscrizione tra i Beati di papa Pio IX (niente di nuovo sotto il sole…), di cui mi venne raccontato perfino a scuola, avevano messo in ombra la pur luminosa figura di quel suo successore.
La mia cronica allergia alle miniserie di argomento religioso mi portò a ignorare le due produzioni andate in onda in quel periodo: preferivo documentarmi personalmente su questo personaggio, ma non andai al di là di una biografia a fumetti pubblicata su Il Giornalino e ora riproposta in volume monografico. Di sicuro, ricordo di aver visto il documentario de La grande storia e qualche altro speciale di quel genere.
Il quadretto ha accompagnato me e la mia famiglia anche nel trasloco verso la nuova casa. Mai, però, ci saremmo immaginati di dovergli così presto aggiungere l’aureola!
Spero proprio che, compatibilmente con gli impegni di tutti, potremo tornare a Sotto il Monte e, in quel caso, di non farci prendere dall’acquisto di ricordini (che ci sta), ma dall’approfondimento della vita di un Papa che ha segnato la giovinezza dei miei genitori.

Il suo Vangelo

Il messaggio universale che penso continui a fornire papa Giovanni sia quello contenuto nell’appellativo con cui è passato alla storia, ma interpretato a dovere. Denominarlo “il papa buono” non implica dare indirettamente dei “cattivi” a tutti gli altri, e neppure sottintendere una certa ingenuità da parte sua. A mio parere, sottolinea la generosità e anche il pizzico di umorismo che l’accompagnavano, tipici di coloro i quali, come dice la Liturgia delle ore ambrosiana in un suo inno, sanno essere «sobri negli agi, lieti nelle vicende avverse, integri al soffio del male».
Penso che sia per questo motivo che, accogliendo le istanze dei fedeli che non l’hanno dimenticato e degli studiosi che sviscerano continuamente il suo magistero, papa Francesco ha ridotto i tempi per riconoscere ciò di cui molti, pur senz’anticipare le decisioni ufficiali, erano da sempre convinti.
Sarà scontato, ma penso che valga la pena di concludere questo articolo con il notissimo Discorso alla luna, quasi a indicare che le parole di questo “fratello che parla ad altri fratelli” continuano a risuonare come eco di Vangelo vissuto in pienezza, ovvero di santità vera.



Per saperne di più

Marco Roncalli, Papa Giovanni: il Santo, San Paolo Edizioni 2014, pp. 216, € 9,90.
Un nuovo profilo, composto da uno studioso e pronipote del Papa in questione, in occasione dell’evento del 27 aprile.

Solo per oggi. Il decalogo di Giovanni XXIII, San Paolo Edizioni 2012, pp. 16, € 1,50.
Un brevissimo opuscolo corredato da foto d’archivio che contiene, per così dire, il segreto della sua vita riuscita.

Giovanni XXIII, Il vangelo di papa Giovanni, Ancora 2014, pp.256, € 12,50.
Una raccolta di testi sui temi a lui più cari, tratti dal Giornale dell’anima e dai documenti ufficiali.

Giovanni XXIII, Il giornale dell'anima - Cammino di santità, San Paolo Edizioni 2014, pp. 192, € 9,90
Una selezione ragionata e tematica dal diario iniziato da papa Giovanni sin da seminarista e proseguito lungo tutta la sua vita.

Su Internet

Sezione dedicata a papa Giovanni XXIII nel sito della Santa Sede
Sito della Fondazione Papa Giovanni XXIII di Bergamo

Commenti

  1. Guardati il film (quasi un documentario) "E venne un uomo . . . " di Olmi! :)
    Ci portarono a vederlo al cinema con la scuola (tutte le scuole di Bergamo) e l'hanno riproposto un paio di volte anche in Tv . . . molto meglio delle due fiction! :)

    Ciao, Fior

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    1. Uh, già, è vero! Non l'ho mai visto: dev'essere una di quelle cose che fanno a orari antelucani... Lo recupererò.

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