S’ i’ fosse Papa, canonizzerei… parte seconda (Le 5 cose più # 27)

San Pietro in occasione delle ultime canonizzazioni, domenica 15 maggio (foto mia)

Oggi, insieme al Concistoro Ordinario Pubblico per la creazione dei nuovi cardinali, si è svolto quello per la canonizzazione di due Beati: Giovanni Battista Scalabrini, vescovo e fondatore, e Artemide Zatti, Salesiano Coadiutore.

Per il primo si tratta di una canonizzazione formale con dispensa sul miracolo, che è altro dalla canonizzazione equipollente, anche se i presupposti possono sembrare simili. Padre Sergio La Pegna lo spiega molto bene in quest’articolo, a cui rimando per un approfondimento.

In effetti, sono stati i superiori generali dei Missionari e delle Missionarie di San Carlo, fondati da monsignor Scalabrini, e delle Missionarie Secolari Scalabriniane, che a lui si rifanno, ad aver presentato l’istanza per ottenerla, il 28 gennaio 2022; seguiva una richiesta analoga presentata dalla Postulazione dei Missionari di San Carlo il 7 ottobre 2021.

Papa Francesco ha quindi accolto, il 21 maggio scorso, i voti favorevoli da parte dei cardinali e dei vescovi membri di quello che, dall’entrata in vigore della Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, è diventato il Dicastero delle Cause dei Santi.

Sulla scia di quest’evento, ho pensato di riprendere il concetto che stava dietro il primo post in cui presentavo cinque Beati (in realtà sei, visto che comprendevo una coppia di sposi) dei quali, se fossi Papa, vorrei la canonizzazione. A dire il vero, lì concludevo affermando che i personaggi scelti non godevano di culto tanto antico, immaginando quindi per loro la canonizzazione equipollente; qui, invece, seguo la linea adottata per canonizzare monsignor Scalabrini, eccettuato il primo caso.

Come l’altra volta, elenco le cinque cause (perché di fatto non parlo di cinque individui) in base alla data di beatificazione, dalla più antica alla più recente. Le immagini sono tutte tratte dalla mia collezione di santini, tranne in un caso.

 

Giacomo da Varazze (o Jacopo da Varagine) – Vescovo domenicano

(1228 - 1298)

Beatificazione, anzi, conferma di culto: 1816

Lo canonizzerei perché: per l’influsso dato a migliaia di credenti, specie nei secoli passati, dalla Legenda Aurea di cui fu compilatore, opera nella quale sono presentate le vite di moltissimi Santi cercando, quando possibile, di distinguere il dato storico da quello fantasioso.

Inoltre, se venisse dichiarato Santo, procederei a dichiararlo contestualmente patrono di tutti coloro che scrivono le biografie dei Santi e dei candidati agli altari, sulla stampa o sul web.

Il fatto che sia stato beatificato tramite conferma di culto non dovrebbe creare problemi, immagino.

 

Maria Gabriella Sagheddu – Monaca trappista

(1914 – 1939)

Beatificazione: 25 gennaio 1983

La canonizzerei perché: perché, nei quarant’anni trascorsi dalla beatificazione, è stata continuamente ricordata e invocata specie nell’Ottavario di Preghiera per l’Unità dei Cristiani, a causa dell’offerta della sua vita per quello scopo.

Non credo che sia possibile canonizzarla dimostrandone l’offerta della vita: il Motu proprio Maiorem hac dilectionem parla solo di cause da avviare seguendo quell’ulteriore binario (testualmente, «per la beatificazione di un Servo di Dio»), non di Beati da canonizzare cambiando magari l’indirizzo della causa.

 

Felipe de Jesús Munárriz Ascona e 50 compagni – Missionari Figli del Cuore Immacolato di Maria (Clarettiani), religiosi sacerdoti, fratelli laici (religiosi missionari) e religiosi studenti, martiri

(† 1936)

Beatificazione: 25 ottobre 1992

Li canonizzerei perché: perché, a trent’anni dalla beatificazione, il loro ricordo non è mai venuto meno, anzi, si è esteso oltre la loro congregazione di appartenenza grazie al film Un Dio negato (qui la mia recensione).

 

Alberto Marvelli – Giovane laico di Azione Cattolica

(1918 – 1946)

Beatificazione: 5 settembre 2004

Lo canonizzerei perché: per dare un modello ai giovani impegnati in politica e perché la sua fama mondiale, con richiesta di materiale, santini e reliquie, è attestata dalle lettere pubblicate sul periodico Amici di Alberto e Carla, a cura della Postulazione che segue anche la causa della Venerabile Carla Ronci (ha anche un’edizione in lingua inglese).

 

Eurosia Fabris Barban – Madre di famiglia, Terziaria francescana

(1866 – 1932)

Beatificazione: 6 novembre 2005

La canonizzerei perché: per far capire che dietro le canonizzazioni non ci sono manovre politiche, ma solo la capacità di raccogliere quanto i fedeli hanno già intuito, anzi, fiutato, sin dalla morte del candidato in questione.

Inoltre, la fama di santità di “mamma Rosa”, come la chiamano i suoi devoti, è da sempre mondiale, anzitutto grazie a suo figlio padre Bernardino Barban, a lungo missionario negli Stati Uniti d’America, e non accenna a venire meno, come dimostrano i testi ospitati della rivista curata dalla Postulazione (della quale, purtroppo, risultano online i numeri risalenti al massimo al 2018).


 

* * *

 

In conclusione, penso che non bisogni recriminare, quando viene concessa la canonizzazione formale con dispensa sul miracolo o quella equipollente, o perché il tale viene canonizzato, anche solo nel modo formale, prima di altri che pure lo meriterebbero.

In tal modo, verrebbero meno la gratitudine al Padre che è nei cieli e lo stupore perché Lui ha suscitato nella storia persone così. In fin dei conti, anzitutto il popolo di Dio  ha riconosciuto il valore di questi fratelli e sorelle, mica solo il Papa o i membri del Dicastero delle Cause dei Santi.

Come nel primo post, torno a domandarvi: quali Beati vorreste canonizzati e per quali ragioni?

Mi dispiace, ma Carlo Acutis non vale: immagino che non passerà molto tempo perché succeda anche a lui.

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