Tre domande a... suor Beatrice Immediata: scrivere dei Santi (e non solo) per scuotere il mondo
La copertina dell'ultimo libro di suor Beatrice |
Beatrice Immediata, salernitana d’origine, è una
religiosa della congregazione delle Figlie di San Paolo. Laureata in Pedagogia,
ha alle spalle molti anni di esperienza come docente in vari istituti. Da molti
anni lavora alla Redazione Paoline Editoriale Libri di Milano. Ha pubblicato
diversi libri a carattere storico-biografico, sia di personaggi del passato sia
attuali, anche non cristiani, ma comunque capaci di comunicare un messaggio di
speranza.
Cosa c’entra con me?
Ho
già raccontato l’affinità che sento di avere con la Famiglia Paolina fondata
dal Beato Giacomo Alberione, sia in un post dedicato espressamente a lui, sia in uno dove ho
parlato della Venerabile Tecla Merlo, co-fondatrice delle Figlie di San Paolo.
Desideravo
da tempo poter parlare con suor Beatrice, precisamente da quando ho letto il
suo libro su Marianna de Fusco e Bartolo Longo, fondatori del Santuario della
Madonna del Rosario di Pompei (che ho segnalato nel mio post su Bartolo Longo). Mi colpì in
particolare come lei fosse riuscita a narrare una vicenda che per sommi capi già
conoscevo, aggiungendo particolari che mi erano sfuggiti e basandosi su una
documentazione rigorosa. Come già mi era accaduto per i libri scritti dalla sua
consorella suor Paola (all’anagrafe Elena) Bergadano, ho pregato di poter
diventare anch’io così abile nel raccontare le storie esemplari che conosco.
Un
lunedì di circa un mese fa, l’ho vista nella trasmissione Siamo Noi di TV 2000, nello spazio che precede la Coroncina alla
Divina Misericordia: in quel giorno, infatti, un ospite speciale racconta i
Santi della settimana. Quella fu la scintilla perché mi decidessi a contattarla,
unitamente al fatto che, come aveva ricordato la conduttrice, era appena uscito
un suo libro in cui presenta un Santo o un Beato per ogni giorno dell’anno.
Mercoledì
20 dicembre, quindi, eccomi per la seconda volta alla sede delle edizioni
Paoline. Suor Beatrice mi ha accolta molto gentilmente e si è disposta a
rispondere alle mie domande.
Quando e come ha
deciso di mettere a frutto il suo talento per la scrittura?
Desideravo
farmi religiosa per cercare Dio più da vicino e per fare qualcosa per gli
altri, ma non sapevo come. Ho scelto le Figlie di San Paolo perché erano la
congregazione più consona al mio desiderio di far conoscere Dio e la Sua
Parola.
Nella
mia vita religiosa ho fatto diverse cose, ma mi sono trovata a scrivere quasi
per caso. Alla nostra Casa Editrice venne chiesto di realizzare un libro, che
fu affidato a me, poi ne sono seguiti tanti altri. Sono sicura che il Signore segue
un progetto per ogni persona e, quindi, anche per me. In seguito mi è stato
concesso di dedicarmi interamente alla scrittura.
Delle biografie che
ha scritto finora, quale l’ha coinvolta di più e perché?
Io amo tutti i miei personaggi, hanno tutti una caratteristica particolare che ha catturato la mia attenzione. Quando sono in difficoltà, li prego; quelli che sono santi o candidati agli altari.
Io amo tutti i miei personaggi, hanno tutti una caratteristica particolare che ha catturato la mia attenzione. Quando sono in difficoltà, li prego; quelli che sono santi o candidati agli altari.
Se devo dire un nome che mi ha affascinata
particolarmente, direi quello di san Giuseppe Moscati: lo sento come un mio
grande amico sin da quand’ero adolescente. Quando ho iniziato a scrivere, gli ho dedicato una biografia
molto documentata [la citavo nei libri consigliati nel mio post su Moscati,
ndr]. Il libro ha avuto un grande successo: in poco tempo è arrivato alla sesta
edizione.
Monsignor Mario
Delpini, arcivescovo di Milano, durante la prima sessione dell'inchiesta diocesana
sulle virtù eroiche di fratel Ettore Boschini, ha affermato che le
storie dei Santi non devono essere come delle favole che conciliano il sonno,
ma come un aiuto che dia una scossa. Lei come fa perché il suo modo di
raccontare possa essere coinvolgente?
Non
c’è una ricetta: è un modo che mi trovo dentro. Anzitutto faccio delle
ricerche, sia che debba trattare di un personaggio storico, sia di uno
contemporaneo: prima studio, poi racconto. Anche se si tratta di un personaggio
vissuto secoli fa, cerco di non avere il piglio dello studioso, ma del
narratore. La gente non ama le cose complesse, specie chi non ha molto tempo
per leggere: vuole l’essenziale raccontato in modo semplice e gradevole.
Il
difficile è raccogliere documenti, distinguere tra leggenda, tradizione e
storia: ci vuole onestà intellettuale, perché il lettore deve fidarsi dell’autore.
Quando si racconta, serve la verità sia nei dati certi che in quelli incerti,
che vanno presentati, precisando appunto che sono un portato della tradizione o
della leggenda.
* * *
Per
avere un assaggio di ciò che suor Beatrice intendeva dire, ecco la sua
partecipazione a Siamo Noi di lunedì 27 novembre 2017 e, dato che in
precedenza ho segnalato altre sue opere, due di esse che in verità avrei voluto
recensire a parte, ma poi ho scelto la modalità dell’intervista.
Beatrice Immediata,
Camminiamo con loro – Un santo per ogni giorno dell’anno, Paoline Editoriale Libri 2017, pp. 416,
€ 14,00.
Una selezione di 366 brevissimi profili, anche di Santi e di Beati poco
noti, completati da una citazione dei loro scritti o dalla Parola di Dio.
Beatrice Immediata,
Da Marie Curie a Rigoberta Menchú – Volti e storie del nostro tempo, Paoline Editoriale Libri 2012, pp. 192,
€ 13,50.
Ventuno medaglioni di personaggi vissuti tra Otto e Novecento o tuttora
viventi.
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