La biblioteca di Testimoniando #30: «Bambini Testimoni della fede»
Uno degli indubbi meriti derivati dal riconoscimento dell’esemplarità, anzi, della santità di Carlo Acutis, che ho riscontrato anche l’altroieri, commentando la notizia del decreto sul miracolo preso in esame per canonizzarlo, è il rinnovato interesse per le storie di bambini, ragazzi e giovani che hanno vissuto in maniera speciale la loro relazione con Gesù.
In alcuni casi, dall’interesse si è passati a
verificare, con gli strumenti che la Chiesa ha istituito, se quel che si diceva
di loro corrispondeva a un’effettiva santità di vita: questo è avvenuto a
partire dal momento in cui si è trattato di aprire le cause dei due pastorelli
o bambini profeti di Fatima, canonizzati nel 2017. Per molti altri si sono
scritti volumi biografici più o meno ampi, ma l’interesse è andato via via
scemando, sopravvivendo al massimo in qualche pagina web.
La Giornata Mondiale dei Bambini, che per la prima
volta si celebra oggi e a Roma vede bambini di tutto il mondo attorno a papa
Francesco, è parsa un’occasione favorevole per pubblicare un nuovo repertorio
di vicende di piccoli amici di Gesù, che però si differenzia da analoghe
pubblicazioni per alcune fondamentali ragioni.
In sintesi
Bambini Testimoni della fede è una raccolta di ventiquattro racconti di altrettante vite di bambini e bambine, dai quattro ai dodici anni: sono due, una femmina e un maschio, per ogni mese dell’anno, che non sempre corrisponde a quello in cui sono nati o sono morti.
Sono tutti vissuti nel ventesimo secolo, ma alcuni hanno cessato di vivere nel secondo millennio. Esattamente la metà di essi (due Santi, sette Venerabili e tre Servi di Dio; in realtà ce ne sarebbe un quarto, ma la sua causa ha avuto il reponatur, cioè è stata archiviata) ha visto l’apertura delle rispettive cause di beatificazione e canonizzazione, anche se non viene quasi fatto cenno di questo; una vaga menzione è invece indicata nel capitolo su san Francesco Marto.
La ragione
che sottostà a questa scelta, pur trattandosi di «un contributo del Dicastero
delle cause dei santi in preparazione alla prima Giornata mondiale dei bambini»,
come scrivono nella Presentazione padre Luigi Borriello e la professoressa
Maria Rosaria Del Genio, esperti di mistica cristiana, risiede nel fatto che il
volumetto è destinato essenzialmente ai bambini di oggi: i dettagli delle cause,
forse, avrebbero complicato la narrazione.
Allo stesso
modo, nell’intestazione di ciascun bambino, sono indicati solo il nome, l’età e
la città di provenienza; nell’appendice, insieme all’elenco in ordine
alfabetico, sono invece indicati i rispettivi luoghi e date di nascita e di
morte.
Lo stile letterario
è semplice e colloquiale, volutamente a misura di bambino: è come se l’autore
si fosse impegnato a tornare bambino lui stesso e a raccontare ad alcuni suoi
amici le storie che aveva letto a sua volta.
Sono
privilegiate espressioni che riferiscono come questi bambini si comportavano
con i familiari, gli insegnanti, i sacerdoti e gli educatori in genere; come
giocavano; come hanno imparato a correggersi dai capricci e dai lamenti
inutili.
Anche quando
sono affrontate vicende in cui la sofferenza o la violenza hanno avuto un peso
notevole, viene evidenziato come il protagonista del racconto ha affrontato quelle
situazioni dolorose, riuscendo spesso a volgerle in un bene per tanti, a
cominciare dai loro parenti.
Hanno però
un elemento comune, che viene così espresso nella lettera dell’autore che
introduce alla seconda parte:
«Tutti questi bambini
hanno svolto il loro compito molto presto, e hanno lasciato un messaggio
importante. Vedrete che ognuno di loro continua ancora a fare il suo compito
come: invitare alla preghiera, dare gioia a chi soffre, aiutare a costruire
cose (per esempio i pozzi) perché gli altri bimbi stiano bene».
I racconti
di questi piccoli Testimoni occupano però la seconda e più cospicua parte del
libro: la prima, invece, è una rapida e schematica presentazione di alcuni
brani dei Vangeli e dei Salmi dove si parla dei bambini.
Dopo ogni
racconto, c’è uno spazio bianco, anzi, a righe, dove il lettore può annotare le
proprie riflessioni su quel che ha letto, o magari scrivere una preghiera all’amico
“in Cielo” (per i Santi pastorelli, le virgolette non servono, ovviamente) che
ha appena conosciuto.
L’autore
Marcello Semeraro è nato a Monteroni di Lecce, in diocesi di Lecce, il 22 dicembre 1947. Ordinato presbitero l’8 settembre 1971, è stato eletto vescovo di Oria il 25 luglio 1998 e ordinato vescovo il 29 settembre 1998.
Il 1° ottobre 2004 è diventato vescovo di Albano, incarico che ha rivestito fino al 15 ottobre 2020, quando papa Francesco lo ha nominato Prefetto della Congregazione (ora Dicastero) delle Cause dei Santi ed elevato alla dignità di Arcivescovo. Nel Concistoro Ordinario del 28 novembre 2020 è stato creato Cardinale Diacono di Santa Maria in Domnica.
Consigliato a...
Come indicavo prima, i destinatari principali sono i bambini dai cinque agli otto o nove anni; non mi sento di estendere agli undici-dodicenni perché a quell’età, soprattutto oggi, conviene adottare un altro stile narrativo.
A dire il vero, anche gli adulti possono sentirsi
educare da queste vicende, imparando dai loro protagonisti, come affermano padre
Borriello e la dottoressa Del Genio, ad avere una fede pura e un agire privo d’interessi
personali.
Considerazioni personali
Per esperienza, riconosco che letture di questo genere sono davvero formative, se proposte nel modo giusto: quand’ero piccola, ero un’accanita divoratrice di biografie di Santi adatte alla mia età.
Sono perfino arrivata a sperare di diventare, un giorno, come gli autori di quei libri, che costituivano un regalo immancabile quando visitavo qualche santuario: quest’aspirazione è realtà qui sul blog, come anche nelle altre collaborazioni che ho in corso.
Mi ha realmente fatto piacere ritrovare, tra quelle pagine, storie che c’entrano con me, come quelle dei Venerabili Silvio Dissegna, Antonietta Meo e Odete Vidal Cardoso, oltre che dei Santi Francesco e Giacinta Marto e di Luca Passaglia.
Ho poi appurato che la mia fatica nel tradurre e rielaborare dallo spagnolo il materiale che avevo trovato sulle Venerabili María del Pilar Cimadevilla López-Dóriga e María del Carmen González Valerio y Sáenz de Heredia, dal catalano sulla Serva di Dio Josefina Vilaseca Alsina, o dal portoghese brasiliano per il Servo di Dio Antônio da Rocha Marmo, anche loro presenti nel libro, è servita a renderli un po’ più noti anche alle nostre latitudini.
Marcello Semeraro, Bambini Testimoni della fede, Libreria Editrice Redenzione 2024,
pp. 92, € 10,00.
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