Testimoniando in breve #3: la presentazione del libro di Fedele sul Siracide e Acutis, una visita-lampo a Pompei, inizia la causa di Marianna Boccolini, terminata l’inchiesta di fra Mario Gentili, i Decreti di maggio
La
rubrica in cui commento in breve le notizie di attualità ecclesiale
relativamente all’avvio di nuove cause di personaggi che già conoscevo,
all’apertura e alla chiusura di inchieste diocesane di altri di cui mi sono
occupata tempo addietro, oltre che ai Decreti del Dicastero delle Cause dei
Santi, giunge alla terza puntata.
Questa
volta racconterò di tanti piccoli e grandi eventi e aggiornamenti relativi a
cause di cui ho sentito parlare e che conto di approfondire.
Una
presentazione... a corto di voce
Circa una settimana dopo il mio ritorno da Roma (qui il mio racconto di viaggio), ho preso un raffreddore che mi ha letteralmente tolto la voce: non solo non riuscivo a cantare, ma nemmeno a parlare. Nel frattempo, però, avevo concordato di partecipare alla presentazione del libro La Sapienza viaggia in Rete l’11 maggio, nella parrocchia della Sacra Famiglia in Rogoredo, dialogando con l’autore Roberto Fedele.
Nonostante
fossi afona ma microfonata, è andata molto bene, per quel che ho intuito. Le
persone convenute sono rimaste molto interessate dal mio modo di raccontare e
dalle domande che ho rivolto all’autore: so che quel che più conta sono le
risposte, ma ho cercato di non essere banale.
Un
mini-pellegrinaggio a Pompei
Il giorno dopo, sono partita per Portici, perché dovevo aiutare la mia zia che solitamente mi ospita per le vacanze a risolvere un’incombenza burocratica. Già che c’ero, ho pensato di tornare al santuario della Madonna del Rosario di Pompei, in compagnia di una delle mie cugine.
Mercoledì
14 abbiamo partecipato alla Messa, poi siamo andate a venerare il Beato Bartolo
Longo nella cappella a lui dedicata, auspicando di poter tornare dopo che sarà
dichiarato Santo.
Da
sola, appena finita la celebrazione, ero scesa nella cripta, per visitare i sepolcri lì custoditi:
ho quindi appurato che, il prossimo 26 giugno, ricorrerà il centenario della
nascita del Venerabile Francesco Saverio Toppi, arcivescovo di Pompei. Spero di
riuscire a parlare di lui in quell’occasione.
Un messaggio
sorprendente ma non troppo
Mentre ero sul taxi che mi riportava a Milano, nel pomeriggio del 16 maggio, ho visto un messaggio in un gruppo WhatsApp: il prossimo 7 giugno si terrà la prima sessione dell’inchiesta diocesana su vita, virtù e fama di santità della Serva di Dio Marianna Boccolini.
Ho pensato che forse era la volta buona che m’interessassi più decisamente alla sua storia, che comunque non mi era sconosciuta. Sono rimasta sorpresa, ma non troppo, dato che, seguendo i social dedicati al ricordo di Marianna, mi è parso di scorgere i segnali di un’effettiva fama di santità.
Bufale di Chiesa anche su papa Leone XIV
Una notizia che
sblocca un ricordo
Mentre sfogliavo un numero di Avvenire che avevo in sospeso, ho letto una colonnina in cui si parlava della conclusione dell’inchiesta diocesana del Servo di Dio Mario Gentili, religioso agostiniano.
Oltre a
essere stata colpita dal paragone che l’articolo, proposto anche sul sito del
quotidiano,
poneva tra lui e il Venerabile cappuccino fra Cecilio Cortinovis (entrambi religiosi
non sacerdoti del rispettivo Ordine, al servizio delle comunità religiose di
appartenenza e di tanti poveri), mi sono ricordata che tempo fa, passando per
il santuario di Santa Rita alla Barona qui a Milano, avevo acquistato molti
santini del mondo agostiniano, compreso uno suo, semplicemente perché non ne
avevo sentito parlare prima.
L’offerta della
vita prende piede
Maggio ha portato anche i primi Decreti delle Cause dei Santi sotto il pontificato di Leone XIV. Sono solo tre e non ho particolari legami con i candidati che ne sono oggetto. Se però non avessi partecipato al convegno su martirio e offerta della vita all’Augustinianum lo scorso novembre, penso che sarebbe stata la prima volta che avrei sentito le storie di monsignor Alejandro Labaka Ugarte, vescovo cappuccino e primo vicario apostolico di Aguarico in Ecuador, e di suor Inés Arango Velásquez (che sarebbe meglio chiamare col nome da religiosa italianizzato, ossia Maria della Neve da Medellín, ma è più nota col nome al secolo), Suora Terziaria Cappuccina della Sacra Famiglia.
Entrambi
erano nell’elenco che monsignor Fabio Fabene aveva presentato nella terza
giornata del convegno, presentando le cause attualmente in corso per dimostrare
l’offerta della vita, in seguito al motu proprio di papa Francesco Maiorem
hac dilectionem.
Anche
per monsignor Labaka e suor Arango, come per altri casi, si è cambiato lemma,
passando da martirio a offerta della vita, essenzialmente perché mancava un
effettivo persecutore: è parso evidentemente più facile dimostrare che entrambi
si erano esposti al rischio di morire per difendere gli indigeni Tagaeri,
minacciati dalle compagnie petrolifere insediate in Ecuador. Evidentemente
questi indios, del tutto ignari del cristianesimo, si sono visti attaccati: per
questo hanno reagito uccidendo i missionari con lance e frecce.
Di
conseguenza, i dati presentati al convegno sono ora da aggiornare: non c’è
ancora nessun Beato per offerta della vita, mentre i Venerabili sono saliti a
cinque (Franz de Castro Holzvarth, Emil Joseph Kapaun, Salvo D’Acquisto,
monsignor Alejandro Labaka Ugarte e suor Inès Arango Velásquez) e i Servi di
Dio ridotti a undici; s’intendono contati i singoli candidati, non le cause.
Riprendo l’impegno
con santiebeati
Ammetto che, negli ultimi mesi, ho latitato parecchio a mandare nuovi profili biografici all’Enciclopedia dei Santi, Beati e Testimoni. Ho provato a recuperare migliorando la pagina sul Beato Stanisław Kostka Streich, beatificato sabato 24, mentre sulle quindici suore martiri della Congregazione di Santa Caterina Vergine e Martire, che vengono beatificate oggi, non ho ancora avuto tempo di lavorare.
Il fatto è che, quando escono i nuovi Decreti, non sempre sono subito disponibili in Rete profili più ampi, a cui posso attingere, di quelli presenti sul sito del Dicastero delle Cause dei Santi, men che meno sono già pronti gli eventuali siti o pagine ufficiali.
Ecco quindi
un nuovo insegnamento per me: devo muovermi almeno due mesi prima, pazienza se,
com’è successo recentemente, la beatificazione o la canonizzazione in questione
venisse rimandata.
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