«Liete canzoni» per alimentare la fede in tempo di pandemia, volume 4 (speciale «Resurrezione»)


Come dicevo nel post precedente, ho notato che molti cori che si sono cimentati in esperienze di canto a distanza, confluite in video che in più di un caso hanno superato i confini delle rispettive comunità e parrocchie, hanno scelto soprattutto due canti: Cristo è risorto veramente, del Rinnovamento nello Spirito Santo, e Resurrezione, dei Gen Rosso.
Dato che siamo ancora nell’Ottava di Pasqua, ho deciso di dedicare questo volume solo a rifacimenti del secondo di questi due canti. Spero solo di non risultare noiosa!

«Resurrezione», l’originale


Gen Rosso, ovvero il gruppo musicale maschile del Movimento dei Focolari, ha inciso Resurrezione nell’album La vita di ogni cosa, del 1979. Gli autori effettivi sono Giovanni Zappalà e Valerio Ciprì per il testo, Antonino Mancuso per la musica.


In quest’altra versione, che stando alla descrizione è sempre originale dei Gen Rosso ma tratta da un’esecuzione dal vivo nella Giornata dei Sacerdoti e dei Religiosi, 30 aprile 1982, ci sono leggere discrepanze. Dovrei farmi aiutare da chi sa leggere bene la musica per capire quale sia quella più aderente alla partitura originale, anche se, come dice sempre una mia comparrocchiana, tra registrazione e scritto possono esserci molte differenze.
È uno dei miei canti pasquali preferiti, specie se eseguito nella versione con la suddivisione in due cori, di voci femminili (le donne al sepolcro) e voci maschili (gli angeli della resurrezione), che si mescolano nella ripresa.
Le cover qui sono diciassette, sempre elencate dal nord al sud Italia, con una notevole componente dalla diocesi di Milano.

Coro “Uomini senza paura”, parrocchia San Giovanni in Laterano, Milano


Comunità Pastorale Madonna del Pilastrello, Bresso (Milano)


Gruppo Rivelazione, parrocchia San Giovanni, Melegnano (Milano)


Cori delle parrocchie Santi Magi e SS. Redentore, Legnano (Milano)


Coretto SMM ossia di Santa Maria Maddalena, parrocchia di Prato San Pietro (frazione di Cortenova, Lecco)


Coro 930, Oratori di Villasanta (Monza e Brianza)


Coro delle Stelle di San Lorenzo, parrocchia San Lorenzo Martire di Caldierino (frazione di Caldiero, Verona)


Coro Arcobaleno, Caldiero (Verona)


Parrocchia Santa Maria Maddalena, Verona

InCoroNati 2017, Santa Margherita Ligure

Équipe delle 10 Parole di Bologna

Coro Don Bosco e noi, Borgomanero

Coro ManCava (parrocchia di Manzolino e Cavazzona, Castelfranco Emilia)

Coro della Pieve di San Martino (Sesto Fiorentino)

Basilica di San Michele, Piano di Sorrento

Ex membri del coro della parrocchia di S. Maria Maggiore, Maratea


Coro Angelo Cinquemani, della parrocchia di Santa Maria delle Grazie di San Cono (Catania)


Anche questa volta, ciascuna interpretazione ha la sua originalità. Quella da Bresso, ad esempio, è particolare perché presenta anche immagini di vita comunitaria che continua, come quelle degli operatori della Caritas che preparano pacchi viveri. Lì, come a Legnano e a Milano, a cantare sono anche i sacerdoti, non solo quelli incaricati dell’oratorio.
Molto lodevole è poi quella da Maratea: le persone che hanno cantato non vivono più là, ma si sentono unite da questo canto che ricorda loro non i generici bei tempi andati, ma le esperienze vissute insieme come coro.
Mai come stavolta, sento che cantare questo pezzo abbia contribuito a risollevare gli animi anzitutto dei cantori. Dentro di sé devono aver cercato, scavando forse più in profondità del solito, le ragioni che potevano portarli a dichiarare che, dopo la Resurrezione, il Signore è ancora presente.

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