«Liete canzoni» per alimentare la fede in tempo di pandemia, volume 7: speciale monsignor Marco Frisina (prima parte)



Continuando la mia indagine riguardo i cori che hanno realizzato video collettivi per continuare a cantare insieme anche da casa, ho riscontrato che non pochi gruppi hanno deciso di riprendere brani della produzione di monsignor Marco Frisina. Anche in questo caso, i canti sono perlopiù legati al tempo pasquale.
Peraltro, lo scorso 24 aprile, lui ha ricordato il suo trentottesimo anniversario di ordinazione sacerdotale. Non so perché, ma mi ricordavo che in questi giorni c’era una data importante che lo riguardava. Ho avuto la conferma solo oggi, ma non credo di essere in ritardo: introducendo la Messa dalla cappella di Casa Santa Marta, stamattina, papa Francesco ha chiesto di pregare per gli artisti.
Credevo che fosse stato sottovalutato come autore in questo tempo, ma mi sbagliavo. Ecco quindi che mi ritrovo a scorporare il post in due: nella prima parte presento i canti che sono stati più volte rifatti, in ordine decrescente.

«Il canto del mare»

In generale, credo che sia uno dei canti più noti della produzione di monsignor Frisina, forse per il suo andamento ritmato. Era incluso nell’album Signore è il suo nome, che è stato rieditato con nuovi arrangiamenti e orchestrazioni e proposto come doppio CD insieme a Non temere.
Non ho idea se sia lecito inserirlo nella Veglia pasquale, al posto del Cantico di Mosè da cui prende le mosse, ma a me è capitato di sentirlo per la prima volta in quel contesto. Ovviamente, dato che liturgicamente quel passo precede l’annuncio della Resurrezione, la parola «Alleluia» era stata sostituita con «Lode e gloria».
In effetti, come documenta questo scambio di commenti sulla pagina Facebook ufficiale di monsignor Frisina, o i commenti alla pagina dell’album di cui sopra, i pareri sono discordanti: c’è chi effettivamente toglie l’Alleluia, ma anche chi preferisce evitare il canto in questione per la stessa ragione e perché va eseguito come il compositore l’ha pensato. Non ho trovato una risposta dal diretto interessato, o forse non ho cercato bene.

Parrocchia San Marco Evangelista in Agro Laurentino


Coro San Giuseppe Fuori le Mura - Verona


Corale San Marco Evangelista – Cetraro Marina


Frate Coro Cappuccini Arienzo


Miriam Pasculli e amici




«Chi ci separerà»

Il passo della lettera di san Paolo ai Romani che ha ispirato l’autore è stato lo stesso che la Conferenza Episcopale Italiana ha scelto per il sito che sta facendo da collettore alle proposte e alle risorse per vivere da cattolici italiani al tempo della pandemia. Di conseguenza, ho pensato che qualcuno avesse preso quel canto per rifarlo. Non sono stata delusa: ci sono, al momento, quattro versioni.

Corale Gran Sasso

Nella prima, agli immancabili coristi si accompagnano immagini a volo d’uccello de L’Aquila, la loro città, già danneggiata dal terremoto di undici anni fa.


Legionari di Cristo

Nella seconda, sacerdoti dei Legionari di Cristo da sei nazioni diverse lo rifanno in un modo che, per essere pienamente apprezzato, necessita dell’uso delle cuffie. Non è il primo video collettivo di soli sacerdoti, anche se con un altro canto, che ho incontrato.


Corale Cologno al Serio

La Corale di Cologno al Serio, invece, ha riproposto anche il testo, quasi in formato karaoke.
Ha realizzato un’intera playlist di canti a distanza, anche non di monsignor Frisina.



Parrocchia Santa Maria di Costantinopoli (Cappella Cangiani), Napoli

Una versione per chitarra classica e voce, quasi intima.



«Anima Christi»

Dall’album Pane di vita nuova, un canto basato su un testo tradizionalmente attribuito a sant’Ignazio di Loyola. L’equipe del Servizio di Pastorale Liturgica della mia diocesi l’aveva proposto come canto guida per le nostre celebrazioni in Quaresima (tranne che per la Domenica del Cieco), ma poi è andata diversamente, come si può intuire.
Le due versioni che ho trovato sono una per strumenti da banda e una più classica.

Banda «La Vera Cruz», Campillos



Coro San Giuseppe in Piano Maglio


«Jesus Christ you are my life»

Coro della Diocesi di Roma

Mi ero chiesta se il coro che più è legato a lui, ossia quello che dirige e segue da trentasei anni, non avesse mai fatto un video collettivo. Non ci voleva molto: bastava dare un occhio alla pagina Facebook ufficiale.
La scelta era quasi obbligata: l’inno non ufficiale del Giubileo dei Giovani nel 2000, passato in tanti repertori, eseguito anche durante la liturgia, a volte travisato come scrivevo qui.
Nel primo video, l’autore stesso fa i suoi auguri di Pasqua insieme ai coristi, mentre nel secondo c’è l’esecuzione completa.


Augusto De Francisci e amici

Questa versione (il cantato segue la versione internazionale, ossia con le strofe in italiano, spagnolo e francese e il ritornello, ovviamente, in inglese) l’ho scoperta scorrendo i commenti al video del coro della Diocesi di Roma.
L’inserimento di chitarra elettrica, basso e batteria mi ha inizialmente sconcertata, ma alla fine non sovrastano l’impianto generale.


Considerazioni

Non tutti apprezzano questi canti, va detto. Però questi cori hanno fatto del loro meglio, prendendo estratti dai suoi lavori e ripensando a quante volte li hanno eseguiti in concerti, Messe o altri momenti.
Dato che ci apprestiamo ad attendere ancora prima di radunarci di nuovo per pregare, spero che questi canti, anche in versione “stare a casa”, continuino a svolgere il compito per cui il sacerdote e compositore romano li aveva pensati originariamente e che chi li ha eseguiti continui a vivere quanto monsignor Frisina stesso invita a chiedere a Dio, nella Preghiera del corista.

Commenti

Post più popolari