«Liete canzoni» per alimentare la fede in tempo di pandemia, volume 10: speciale mese di maggio (seconda parte)
Come
immaginavo, anche di canti mariani rifatti col sistema dei cori virtuali ce n’è
così tanti che ho dovuto dividere il post. Pur avendo lasciato in sospeso altre
sotto-liste, riporto ora gli altri video che ho trovato, andando sempre in ordine
alfabetico secondo il titolo del brano.
Concerto
Madre dolcissima 2020
Ogni
anno l’Associazione Musicale Estate Classica di Vietri sul Mare propone un concerto
in onore di santa Maria degli Angeli, alla quale è dedicata una delle chiese
del paese. Quest’anno il concerto è stato in stile “stare a casa”, con tre
brani: l’«Ave Maria» di Gounod, «Vergine Madre» di monsignor Frisina e «Dell’aurora
tu sorgi più bella»
«Dell’aurora
tu sorgi più bella»
Un
brano tradizionale, il cui testo è opera di padre Francesco Saverio D’Aria,
gesuita, mentre la musica è di don Luigi Guida (cito dal sito delle Ausiliarie della Madonna, fondate da padre D’Aria). Secondo quanto è riportato nei
commenti a questo post, il titolo originario sarebbe semplicemente Aurora,
ma, come spesso accade per le poesie, è diventato più noto col primo verso come
titolo.
Non molti anni fa ha ottenuto nuova vita con l’album Chaire – Rallegrati, collaborazione tra la Compagnia Aquerò, Gen Rosso e Gen Verde, che contiene canti per la Messa e altri del repertorio del santuario di Lourdes, riadattati con sonorità ed espressioni testuali più vicine a quelle odierne.
Di fatto, in questo mese di maggio è stato rifatto sia nella modalità più tradizionale (primo video, solo per banda), sia in quella più giovanile (video successivi; il primo è la sigla del Rosario con i giovani trasmesso tutte le sere alle 20.45 da Padre Pio TV).
Non molti anni fa ha ottenuto nuova vita con l’album Chaire – Rallegrati, collaborazione tra la Compagnia Aquerò, Gen Rosso e Gen Verde, che contiene canti per la Messa e altri del repertorio del santuario di Lourdes, riadattati con sonorità ed espressioni testuali più vicine a quelle odierne.
Di fatto, in questo mese di maggio è stato rifatto sia nella modalità più tradizionale (primo video, solo per banda), sia in quella più giovanile (video successivi; il primo è la sigla del Rosario con i giovani trasmesso tutte le sere alle 20.45 da Padre Pio TV).
Gran
Concerto Bandistico Città di Carovigno (Brindisi)
Pastorale
Giovanile dei Frati Cappuccini di San Giovanni Rotondo
“Pueri
Cantores Sacro Cuore di Gesù bambino” parrocchia Santa Caterina V. M.
Trecastagni
Frate
Coro, Cappuccini di Arienzo
Coro
Santa Maria Goretti di San Pier Marina (Messina) («Dell’aurora» è dal minuto 5:00)
Coro
San Francesco Montecatini
Nella
versione originale, fa parte dell’album La vita in ogni cosa di Gen Rosso.
Il titolo si riferisce al fatto che Chiara Lubich, pensando alla Madonna sotto
la croce, preferiva definirla “Desolata”, non “Addolorata”. In questo suo testo
spiega la ragione: più che sul dolore, se ho capito bene, preferiva mettere al
centro la solitudine in cui era venuta a trovarsi con la morte del Figlio.
Questa
versione è stata pubblicata a ridosso della Settimana Santa, ma non l’avevo
trovata prima.
«Giovane
donna»
Bambini
di San Michele Arcangelo in Precotto (Milano)
Come
spiegavo lo scorso anno, nello speciale per il mese di maggio dei Canti travisati, in realtà s’intitola Ave Maria e non è stato pensato per
la liturgia, ma per momenti di preghiera, anche se originariamente era parte del
recital natalizio Andiamo a Betlemme.
Mi
auguro che qualcuno abbia spiegato a questi bambini il testo, proprio come accadeva
a me quando, negli anni del catechismo, dovevo imparare qualche canto nuovo.
Gran
Concerto Bandistico Città di Carovigno (Brindisi)
Un
altro pezzo per sola banda, dagli stessi interpreti di uno dei video sopra,
come atto di devozione alla Madonna venerata dalle loro parti.
«Madre
della Chiesa»
Messaggeri
della Gioia
Questa
formazione è strettamente legata al santuario di Maria Madre della Chiesa a Jaddico,
in provincia di Brindisi, sorto dopo il ritrovamento, nel 1962, di un antico
affresco, cui si accompagnarono segni prodigiosi.
Il santuario si onora di essere la prima chiesa al mondo con quel titolo: è stato consacrato l’8 dicembre 1965, contemporaneamente alla chiusura del Concilio Vaticano II, nella cui terza sessione, il 21 novembre 1964, san Paolo VI proclamò Maria Santissima, appunto, Madre della Chiesa.
Il canto è quindi un originale, già proposto dallo stesso coro e con un buon successo, confermato in questa versione domestica. Per lo spartito e gli accordi, suggerisco di contattare i Messaggeri della Gioia o il santuario di Jaddico.
Il santuario si onora di essere la prima chiesa al mondo con quel titolo: è stato consacrato l’8 dicembre 1965, contemporaneamente alla chiusura del Concilio Vaticano II, nella cui terza sessione, il 21 novembre 1964, san Paolo VI proclamò Maria Santissima, appunto, Madre della Chiesa.
Il canto è quindi un originale, già proposto dallo stesso coro e con un buon successo, confermato in questa versione domestica. Per lo spartito e gli accordi, suggerisco di contattare i Messaggeri della Gioia o il santuario di Jaddico.
«O
Regina dell’Empireo»
Coro
Parrocchiale “Due Campanili” delle Parrocchie di San Dalmazio in Quargnento
(AL) e di San Perpetuo in Solero (AL)
È
il canto dedicato alla “Clementissima patrona”, come la chiamano nella diocesi
di Alessandria, ossia la Madonna dello Spasimo. L’immagine fu detta poi Madonna
della Salve dopo un fatto prodigioso del 24 aprile 1489, ossia una essudazione
copiosa, documentata dalle cronache del tempo. Quasi tutte le celebrazioni in
cattedrale si concludono con questo canto.
Dato
che le celebrazioni per l’anniversario del prodigio, ovviamente, quest’anno
sono state sospese, questo coro ha voluto ugualmente elevare l’inno alla
Madonna per chiederle di proteggere la diocesi di cui è patrona.
Corale
Santa Cecilia – Don Eduardo Di Giovine, Lucera
Uno
dei brani per coro più famosi e d’effetto, la cui storia è raccontata nel
dettaglio qui.
Mi
ricorda un laboratorio musicale fatto durante un ritiro con il Gruppo Shekinah:
solo allora, dopo anni, ho capito come per un buon coro la polifonia sia
importante.
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