Altri 5 post per altri 5 anni di blog (e 10 domande per un secondo bilancio) (Le 5 cose più #25)


Alle 18.32 dell’8 aprile 2012, Domenica di Pasqua, mi accingevo a inaugurare questo blog, col primissimo post in assoluto, che poi è andato a confluire nella pagina della Linea editoriale. Proprio così: oggi Testimoniando compie dieci anni! È un’occasione troppo importante per essere passata sotto silenzio, al di là del mio impegno a non pubblicare nulla durante la Quaresima, tranne all’Annunciazione e a San Giuseppe, se cadono in quel periodo.

Dieci anni nella vita di un blog sono una gran cosa davvero: molti che si sono avventurati in questo modo di comunicare non hanno avuto una tenuta simile, mentre tanti altri autori continuano, seppur con una periodicità più irregolare, a pubblicare i loro contenuti. Questo vale anche per il blogging cattolico: ricordo ancora il tempo trascorso a consultare La Luce in sala, la cui voce online si è spenta mentre la mia cominciava, ancora timidamente, a farsi sentire.

Ecco quindi la nuova parte della retrospettiva dei post più rappresentativi per ogni anno, dal 2017 al 2021.

 

2017

 

Ormai cinquenne, Testimoniando ha proseguito nel racconto di storie e persone con cui ho stabilito legami nello spirito. Tuttavia, con l’avanzare delle notizie false anche in ambito ecclesiale, ho deciso di contribuire a contrastarle, a mio modo. Per questa ragione, ho allora inaugurato la rubrica Bufale di Chiesa, dedicata a dimostrare che citazioni, aneddoti e pensieri riferiti a varie personalità hanno invece un’origine diversa.

Posso dunque affermare che il post su Papa Francesco e il perdono in famiglia, nel quale verificavo una citazione per nulla presente nei testi dell’attuale Pontefice, sia quello che caratterizzi di più la mia attività per quell’anno.

 

2018

 

Un anno più tardi si è realizzata una delle mie maggiori ambizioni – ma sì, chiamiamola col suo nome – : essere menzionata nella rubrica WikiChiesa di «Avvenire». L’elogio che Guido Mocellin ha tessuto del mio modo di essere sul web è una delle espressioni che rileggo più spesso, quando mi sento scoraggiata e poco considerata.

Altre volte mi è accaduto di ricevere quest’onorevole menzione, negli anni successivi. L’ultima, finora, si è verificata a proposito del Decalogo del giornalista composto dal Beato Manuel Lozano Garrido, giornalista spagnolo menzionato nel Messaggio per la cinquantunesima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali.

 

2019

 

Per l’anno successivo ho scelto un post nel quale avevo trasfuso tutta la mia frustrazione per non essere ancora stata presa in considerazione come esperta di Santi e affini, neppure a livello diocesano.

Riprendendo la proposta dell’Oratorio Estivo di quell’anno, avevo pensato di affiancare, alle figure di Beati e di Santi lì contenute, quelle che avrei scelto io, se gli ideatori me l’avessero chiesto. Non avrei mai immaginato che, un paio d’anni più tardi, avrei avuto una richiesta molto simile…

 

2020

 

La manifestazione della pandemia da nuovo coronavirus ha, inevitabilmente, fatto sentire il suo peso anche da queste parti. Dovevo trovare il modo di far capire che non ero indifferente a quello che stava succedendo nel mondo, anche se non sapevo ancora come.

Una delle omelie del mio Arcivescovo fu davvero come una scintilla capace di provocare un grande incendio. Fuor di metafora, sentirlo parlare di “liete canzoni” da cantare anche in quel tempo mi ha suscitato un’idea: raccogliere i video in cui varie corali, perlopiù italiane, riproponevano brani religiosi o liturgici.

La rassegna delle Liete canzoni per alimentare la fede in tempo di pandemia si è quindi sviluppata in sedici “volumi”, dal 1° aprile al 28 dicembre. Alcuni sono stati delle monografie per autore (speciale Frisina nei volumi 7 e 9) o perché era stato scelto lo stesso canto (speciale Cristo è risorto veramente, speciale Resurrezione). Quello con più visualizzazioni, al momento 603, è stato la prima parte dello speciale per il mese di maggio.

Il grande evento della beatificazione di Carlo Acutis ha poi dato un’altra impronta. Dall’invidia iniziale, che raccontavo proprio mentre il virus arrivava qui in Italia, sono passata a un’accettazione della sua fama sempre più globale, tanto da scegliere di partecipare al pellegrinaggio diocesano organizzato per quell’occasione (come raccontavo in questo, questo e quest’altro post).

 

2021

 

Lo scorso anno ho cercato ancora di più di cavalcare l’attualità, cogliendo ogni occasione possibile per poter dire la mia, come l’anno dedicato a san Giuseppe o la ricorrenza dei sette secoli dalla morte di Dante Alighieri. Non sempre ci sono riuscita, anzi: molto spesso mi sono ritrovata a segnare, sul file dove mi appunto le idee per i prossimi articoli, di aver mancato qualche ricorrenza.

In compenso, sono continuate le piccole consolazioni, nate dalle segnalazioni che io stessa ho compiuto tramite la posta elettronica o i social network. In questo modo ho potuto ottenere un rilancio della mia recensione del libro Il mistero della comunione dei santi, pubblicato da Effatà editrice: è un’altra di quelle considerazioni che contribuiscono, quando le rileggo, a sollevarmi il morale e a farmi proseguire.

A rappresentare quest’annata credo però che sia da affiancare, a quella recensione, anche il ciclo sulla santità adolescente, ideale complemento a un sussidio diocesano nel quale, finalmente, ho potuto contribuire in prima persona, anche se non da sola (ci sono comunque persone più esperte di me).

 

Un nuovo bilancio

 

Nel post numero 200 (ma, tra aggiornamenti e cancellazioni, alla fine non era più il duecentesimo) avevo provato a rispondere alle domande che qualcuno avrebbe potuto farmi. In quest’anniversario significativo, quindi, rispondo nuovamente a quelle stesse richieste, ovviamente in modo aggiornato.

 

1.            Quante visualizzazioni totali hai?

 

Oltre 362.174 in dieci anni, come indica il grafico qui sotto.


 

2.            Quali sono le chiavi di ricerca più ricorrenti?

 

Ammetto di non guardare quasi mai le chiavi di ricerca: ho sempre paura che qualcuno finisca qui cercando informazioni su qualche sacerdote perché si è messo in guai grossi. Questa è quindi la prima volta in cinque anni che controllo quali siano gli argomenti più cercati.

Il grosso delle ricerche arriva qui tramite Google nelle sue varianti (.com, .it, ma anche .fr e .es). Non sapevo, invece, che Testimoniando fosse stato incluso in una lista di blog cattolici internazionali, la Catholic Blog Directory e sul sito CatholicSaints.info. I curatori di quest’ultimo hanno tratto da qui le informazioni su tre delle sei Venerabili Suore delle Poverelle morte per il virus Ebola e sul Venerabile Girolamo Maria Biasi (indicato col nome al secolo, ossia Arcangelo) .

Quanto alle ricerche, in assoluto l’argomento maggiormente cliccato è Chiara Corbella Petrillo, anche se ora ci sono migliori risorse per sapere qualcosa su di lei.

Guardando invece alle ricerche negli ultimi 12, 6, 3 mesi ho appurato che il servizio antibufala funziona, se gli utenti sono arrivati qui cercando “don tonino bello moltiplica” (in riferimento a un testo del Venerabile vescovo pugliese sulla Quaresima che non è proprio tutto suo) oppure “famiglia luogo del perdono” (rimando al già citato falso testo di papa Francesco sul perdono in famiglia).

Un’altra chiave, ricorrente però lo scorso anno, era “canto dei candidati preti del 1996”. Purtroppo, pur essendo il mio direttore spirituale membro di quella classe di ordinazione, che nel 2021 ha festeggiato il 25° di sacerdozio, non dispongo della partitura del canto in questione.

Mi sorprende, invece, vedere che molti hanno trovato qui la foto della Venerabile Carla Ronci. Forse non sono stata la sola a meravigliarsi del fatto che la sua immagine più nota la vede in sella al motorino che usava per le commissioni per conto del suo parroco…

 

3.            Qual è il post più letto?

 

Il primo delle Bufale di Chiesa: pubblicato il 28 dicembre 2017, ha attualmente più di 13771 visualizzazioni. Lo segue immediatamente quello sul pittore Arcabas (6509) e quello che riepiloga la mia ricerca sui canti dei candidati al sacerdozio della mia Diocesi (6317).

 

4.            E quello meno letto?

 

L’ultimo prima di questo, su suor Lucia di Fatima: 13 visualizzazioni appena. Penso che se avessi spinto di più sul sensazionalistico e sulla questione della consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria avrei potuto sperare in maggiori visualizzazioni, ma non è nel mio stile.

 

5.            Quale avresti voluto che fosse più apprezzato?

 

Quello in cui lanciavo la challenge #ilSantochevorrei chiedendo ai miei lettori di scrivere, in un post del loro blog o dei loro social, quale fosse il personaggio per il quale auspicherebbero l’avvio della causa di beatificazione e canonizzazione.

Ho controllato per una settimana l’hashtag, ma nessuno mi ha seguito in questa proposta. Evidentemente, come mi ha fatto notare un altro lettore, ho messo troppi vincoli: su tutti, quello per cui il personaggio proposto doveva essere morto da cinque anni o più, non meno.

 

6.            Quale post ti sei divertita di più a comporre?

 

Quello sui Canti travisati di Natale, ma anche quello del pesce d’Aprile diffuso nel mio quartiere nel 2018. In quest’ultimo caso ho svolto anche un servizio di utilità, dato che al tempo la mia parrocchia non era ancora presente sui social media e il sito rispecchiava i medesimi contenuti dell’Informatore cartaceo.

 

7.            Quale ti è costato più tempo nell’elaborazione?

 

Il listone dei santi ambrosiani, però tra ricerca dei video, commento agli stessi e incorporazione dei link, quelli delle Liete canzoni per comunicare la fede in tempo di pandemia mi hanno portato via parecchie giornate, presi complessivamente.

 

8.            Quale ti è costato più dolore?

 

Signore, tendici la tua mano: l’avevo abbozzato il 21 settembre 2018, ma ho ritenuto giusto pubblicarlo solo il 17 novembre 2021, nella prima Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

 

9.            Quale ti ha dato più soddisfazione?

 

Quello sul fantomatico modulo per l’autoconfessione che sarebbe stato distribuito nella mia parrocchia. Sui canali ufficiali ho pubblicato la smentita seria, ma qui ho spiegato invece i retroscena e le riflessioni che mi ha portato quest’esperienza.

Peraltro, a ridosso del Natale 2021, i miei sacerdoti sono stati nuovamente raggiunti da e-mail di protesta arrivate fuori dal nostro territorio. La ragione è stata ricondotta alla menzione del modulo suddetto in un video, dove ne parla la seguitissima depositaria di presunte rivelazioni mariane.

 

10.        Quale ha avuto il successo più inatteso?

 

Quello sul Servo di Dio Nerino Cobianchi: credevo che l’avrebbero considerato solo quelli dell’Associazione da lui fondata e che ora segue la sua causa di beatificazione, la cui fase diocesana è ormai conclusa.

Non mi aspettavo neppure che, nel giro di un giorno, avesse potuto superare le cento visualizzazioni quello sulla Beata Maria Maddalena della Passione Starace; suppongo che sia successo perché la suora grazie alla quale si è rinsaldato il mio legame con lei ha condiviso il post sul proprio profilo.

 

In conclusione

 

Già nel comporre il post per i cinque anni di attività, pubblicato però nell’anniversario liturgico, mi meravigliavo di quanto mi fosse capitato dagli inizi fino a quel giorno. Ora che invece ne sono passati dieci, la meraviglia è ancora maggiore, se non altro perché non sono mai venuta meno.

Ho avuto osservazioni che mi hanno aiutata a crescere stilisticamente e non solo, non pochi complimenti da fedeli lettori o da altri arrivati non per caso (perché il caso non esiste) su queste pagine, oltre a intuizioni dalle quali ho tratto cammini impensati.

Ammetto che a volte mi sono abbattuta, specie nell’ultimo anno, quando, nonostante lo sbarco su Instagram, non ho avuto molti lettori in più. I consigli di tanti che condividono il mio stesso impegno, anche su mezzi di comunicazione diversi, mi hanno invece stimolata a continuare.

La mia speranza è sempre la stessa: che qualcuno, un giorno, si renda conto delle mie potenzialità, mi offra una prospettiva ancora più vicina a quella di un vero lavoro e mi conceda spazio per raccontarmi altrove. È successo a tanti altri blogger credenti, che hanno pubblicato libri e sono stati ospitati in varie trasmissioni televisive; non vedo perché non possa succedere anche a me.

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